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A Bruxelles l'assemblea generale di Confagricoltura
23/02/2024

A Bruxelles l'assemblea generale di Confagricoltura

Come annunciato, si è svolta nella mattinata e nel pomeriggio di oggi a Bruxelles l’assemblea generale di Confagricoltura, alla quale hanno partecipato il presidente Giovanni Garbelli, intervenuto durante il dibattito assembleare, e il direttore Gabriele Trebeschi.

Mentre tra le strade della capitale belga sfilavano centinaia di trattori in protesta, provenienti da tutta Europa, nella sede del Copa Cogeca si sono confrontati i delegati regionali e provinciali della confederazione, con numerosi europarlamentari ed esponenti delle istituzioni, tra cui il ministro Matteo Salvini, l’ex ministro Stefano Patuanelli, gli europarlamentari Silvia Sardone e Carlo Fidanza, il vicepresidente del Senato Gianmarco Centinaio, la bresciana Caterina Avanza e molti altri. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato un video, mentre il ministro Francesco Lollobrigida, impegnato nel Consiglio agricolo europeo, sempre a Bruxelles, si è collegato. Dopo l’apertura del presidente nazionale Massimiliano Giansanti, che ha presentato un documento programmatico alle istituzioni europee per la tutela della produttività e della competitività delle imprese, si è aperto il confronto, mirato ad “arrivare a una proposta unitaria che tuteli gli agricoltori e la sicurezza alimentare europea”.

Dal canto suo il presidente Garbelli, in contatto con numerosi dirigenti e soci bresciani, ha ricordato a tutti che l’incontro a Bruxelles è stato organizzato “proprio perché fuori ci sono i trattori, non dobbiamo dimenticarlo: per chi fa sindacato sul territorio, come me, la protesta va cavalcata in modo diverso, cercando delle risposte concrete per i nostri soci. Noi oggi ci lamentiamo di alcuni fattori, ma io arrivo da un territorio come Brescia, dove ci sono alcune filiere che funzionano bene, come quella del Grana, del Franciacorta e del Lugana. Tra chi soffre c’è la cerealicoltura, insieme ad altri settori. La lamentela è per la mancanza di prospettiva, per questo stiamo qui e per questo dobbiamo fare una riflessione tutti insieme”.

Garbelli ha picchiato duro sulla direttiva nitrati, che “tutti combattiamo da anni e sappiamo che è ingiusta”, ma soprattutto sulla Pac, che penalizza i seminativi, sulle filiere e sulle agroenergie. “Chi sta in piazza sintetizza il nostro malumore, lamenta quel che diciamo tutti da tempo – ha aggiunto -, ma manca una strategia condivisa su come mettere a terra tutte le proposte tecniche che abbiamo avanzato. Io credo che lo si possa fare solo con il dialogo: per questo abbiamo bisogno di sederci attorno a un tavolo con Regione, Governo ed Europa per condividere una strategia di lungo periodo. Abbiamo lavorato tutti in questi anni per salvare un budget, che alla fine è stato preservato, ma con i punti tecnici di oggi salviamo alcuni ambiti, non il sistema. Servirebbe, per questo, coordinare le politiche e le progettualità regionali, nazionali ed europee per mettere a terra una strategia di lungo periodo”. La conclusione del presidente Garbelli, guardando al Bresciano, è stata: “È necessario portare valore aggiunto sul territorio, mettere in campo politiche e azioni per trovare questo valore aggiunto sul territorio: c’è ancora tanto da fare”.

 

Di seguito, i dieci punti del manifesto programmatico di Confagricoltura che, nei prossimi giorni, ciascun presidente provinciale consegnerà al proprio prefetto.

1. Nuovo allargamento della UE. Aumentare in termini reali il bilancio destinato all’agricoltura. Rimodulare gli aiuti diretti della Pac in funzione dell’evoluzione dei prezzi all’origine e della stabilità dei redditi.

2. Cambiamento climatico. Varare il “terzo pilastro” della Pac per la gestione comune dei rischi e dei danni provocati dagli eventi climatici estremi. Aumentare la dotazione finanziaria e rivedere le modalità di funzionamento della vigente riserva di crisi.

3. Sicurezza alimentare. Sospendere l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti discussi nel corso della legislatura in scadenza, in attesa delle conclusioni del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura promosso dalla Commissione europea. La sospensione deve riguardare le proposte di regolamento sul ripristino della natura e sulle emissioni industriali. Va anche rivista la Direttiva Nitrati che risale al 1991.

4. Riformulare la proposta sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggi secondo il principio della neutralità tecnologica e tenendo conto della specificità dei prodotti destinati all’alimentazione. 

5. Eliminare dalla normativa sulla Pac gli obblighi relativi alla rotazione obbligatoria e alla destinazione non produttiva dei terreni. In via immediata, vanno sospese le sanzioni.

6. Semplificazione amministrativa. Ridurre in misura incisiva gli adempimenti burocratici per gli aiuti diretti della Pac, compresi gli ecoschemi.

7. Reciprocità e controlli sulle importazioni. Assicurare il rispetto delle regole dell’Xe in materia di sicurezza alimentare, biodiversità, tutela del lavoro e del benessere degli animali.

8. Inserire grano e semi di girasole nella lista dei prodotti sensibili prevista nella proposta di regolamento riguardante la proroga della sospensione dei dazi sulle importazioni agroalimentari dall’Ucraina.

9. Moratoria sui crediti per migliorare la condizione di liquidità delle imprese. L’eccezionale aumento dei tassi ha coinciso, a partire dallo scorso anno, con la contrazione dei prezzi all’origine.

10. Sostenere la diffusione delle innovazioni per la competitività delle imprese e per l’affermazione di processi produttivi sempre più sostenibili.

 

Brescia, 26 febbraio 2024