Affitti: l'On. Alberti appoggia la battaglia di Confagricoltura Brescia
CASO AFFITTI SPEDALI CIVILI
L’ON. ALBERTI APPOGGIA LA BATTAGLIA
DI CONFAGRICOLTURA BRESCIA
Il deputato bresciano del Movimento 5 Stelle interviene sul nuovo sistema
di assegnazione dei terreni agricoli tramite asta:
“Organizzazioni agricole: unitevi e opponetevi con ogni mezzo”
Accogliamo con grande piacere l’invito dell’onorevole bresciano Dino Alberti del Movimento 5 Stelle in riferimento all’inspiegabile cambio di rotta da parte dell’ASST degli Spedali civili di Brescia che ha deciso di procedere all’assegnazione dei terreni agricoli tramite asta. “La dirigenza della struttura deve rendere pubbliche le motivazioni alla base di questa precisa volontà – ha sottolineato Alberti -: le organizzazioni professionali agricole giocano un ruolo importante in questa trattativa, ci aspettiamo si oppongano con ogni mezzo a loro disposizione, non prestandosi alla stipula di questi patti agricoli in deroga”.
Confagricoltura Brescia si è attivata subito con i propri tecnici e funzionari per un confronto partecipato con gli Spedali civili, ma senza risultato ed è per questo che ha manifestato con forza il proprio dissenso non solo all’innalzamento dei prezzi degli affitti, ma nei confronti di tutta la nuova impostazione dell’assegnazione dei terreni e dei fabbricati.
“Un tale approccio al mondo della fittanza agraria crea numerosi problemi a tutti gli attori in termini di libertà di scelta, di tutela contrattuale e si discosta enormemente da quanto è stato previsto dalla legge italiana”. Sono queste le prime parole di Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura Brescia, ed il riferimento è alla cancellazione del momento di trattativa tra le parti, aspetto fondamentale e peculiare dei contratti di tipo agrario: l’articolo 45 della l. 203/82 è stato infatti punto di riferimento sulla contrattualistica in agricoltura, delegando ai corpi intermedi delle organizzazioni sindacali il compito di avvicinare la proprietà e la parte affittuale nella stipula dei contratti, uscendo così da un periodo storico di stallo tra due parti contrapposte. Diversamente, il singolo agricoltore affittuario si troverà ora a dover firmare un contratto il cui contenuto (durata, canone ed obblighi contrattualistici vari, tra cui penali rilevanti) è già prestabilito, senza nessuna possibilità di modifica.
“In un contesto sociale ed economico in profonda difficoltà per tutto il settore primario, chiediamo a gran voce a tutti gli onorevoli e senatori bresciani, politici, assessori e consiglieri regionali che facciano la propria parte nella difesa del mondo agricolo – ha affermato Francesco Martinoni -: siamo pronti alla collaborazione e ad approfondire in un clima di aperto confronto con le istituzioni questa situazione che produrrà, se nulla dovesse cambiare, un grave danno ai nostri agricoltori. Ci aspettiamo una forte presa di posizione da parte del mondo politico".
Da non dimenticare il virtusoso esempio di collaborazione tra associazioni di rappresentanza agricola ed istituzioni che ha visto come protagonista l’Ospedale Maggiore, il quale ha condiviso il meccanismo dell’asta di terreni agricoli sulla base di accordi collettivi provinciali con Confagricoltura, Coldiretti e Cia di Milano, Lodi e Monza Brianza.