Agridifesa Italia in assemblea: gli associati superano quota 1.500 Il valore assicurato nel 2018 è aumentato del 18%
IL CONSORZIO DI DIFESA PER LE POLIZZE AGEVOLATE IN AGRICOLTURA
Agridifesa Italia in assemblea: gli associati superano quota 1.500 Il valore assicurato nel 2018 è aumentato del 18%
Il presidente Oscar Scalmana: “Lo scorso anno sono ripresi finalmente i pagamenti delle contribuzioni ai premi assicurativi, ma solo per le produzioni vegetali. L’andamento climatico evidenzia come il nostro ruolo sia sempre più importante per sostenere il reddito delle imprese”
Nonostante il recupero dei pesanti ritardi nel pagamento del sostegno pubblico alle assicurazioni in agricoltura, la gestione del rischio sconta ancora la critica gestione di queste importanti misure di politica agricola, proprio mentre il maltempo di queste settimane conferma l’assoluta necessità di fornire opportune garanzie per il reddito aziendale.
È quanto emerge dall'assemblea dei soci di Agridifesa Italia, il Consorzio di difesa che opera per la stipula di polizze assicurative agevolate in agricoltura (con sedi a Brescia e a Mantova), che si è tenuta questa mattina al West Garda Hotel di Padenghe sul Garda.
Agridifesa, che si avvale della collaborazione con i Caa di Confagricoltura, grazie a cui è stato possibile crescere in termini di soci e territori coinvolti, è diventato un Consorzio nazionale nel 2018 e gli associati, che nel 2015 all’inizio delle attività erano circa 500, sono oggi più che triplicati. Il Consorzio offre agli associati condizioni contrattuali particolarmente vantaggiose, grazie agli accordi con le principali compagnie assicurative.
L’assemblea ha approvato il bilancio di esercizio 2018, dopo la relazione del presidente del consiglio di amministrazione, Oscar Scalmana, vicepresidente di Confagricoltura Brescia.
“Il 2018 – ha detto Scalmana - è stato per il nostro settore l’anno della tanto attesa ripresa dei pagamenti delle contribuzioni ai premi assicurativi, almeno per quanto riguarda le produzioni vegetali, anche se questi pagamenti si sono concentrati negli ultimi due mesi per lo sforzo fatto dall’Ente pagatore per evitare il disimpegno dei fondi europei. Tale ripresa, tuttavia – ha affermato ancora il presidente del Consorzio -, non ha controbilanciato completamente la contrazione dei valori assicurati e del numero di certificati assicurativi sottoscritti che si era già manifestata nel 2017. Infatti, pur se il valore totale assicurato a livello nazionale nel 2018 è aumentato del 5% rispetto al 2017, passando da 7,4 a 7,8 miliardi di euro, questo incremento è derivato dal settore dei vegetali, mentre quelli della zootecnia e delle strutture sono diminuiti. Inoltre – ha detto Scalmana -, non è stato raggiunto il numero di aziende che avevano assicurato le loro produzioni nel 2016, anche se tale numero è aumentato rispetto al 2017, attestandosi in Italia a 61.795”.
I risultati 2018 del Consorzio Agridifesa Italia sono stati da un lato caratterizzati, rispetto al 2017, da un aumento del valore assicurato del 18% (a quota 131 milioni di cui 72 per le produzioni vegetali, 57 per le zootecniche e 2 per le strutture) e dei premi pagati del 39% (per più di 9 milioni), dall’altro dai maggiori costi derivanti da questo aumento delle attività e dal ritardo nella riscossione dei saldi.
“Anche la disaffezione nei riguardi delle assicurazioni agevolate indotta da questa situazione – ha affermato il presidente nel corso della sua relazione – ha comportato un appesantimento dei costi.
Possiamo dire, tuttavia, che il bilancio consortile ha sostanzialmente retto e i principali indicatori ci dicono che il nostro Consorzio è avviato verso una maggiore stabilità nei flussi che sarà la base per lo sviluppo dei prossimi anni. In una situazione generale critica, il nostro Consorzio è comunque cresciuto, garantendo il pagamento dei premi con anticipazioni”.
Per quanto riguarda il prossimo futuro, Agridifesa Italia evidenzia come continuino a mancare
i bandi e le procedure di erogazione dei contributi ai premi per la zootecnia e le strutture, anche se il ministero ha permesso ai Consorzi di richiedere un acconto sui contributi anticipati alle aziende negli anni dal 2015 al 2017. Agridifesa ha anticipato più di 1 milione di euro, surrogando l’azione degli enti pubblici e sopportando i relativi oneri finanziari.
“Il nuovo anno – ha aggiunto il vicepresidente di Confagricoltura Brescia - è cominciato sotto l’insegna della normalizzazione della gestione finanziaria e dell’espansione della gestione assicurativa e, visto che ci troviamo già in fase avanzata della campagna 2019, possiamo anticipare che i valori assicurati hanno raggiunto e superato al 31 maggio quelli di tutta l’annata precedente, triplicando quelli del primo anno di attività. Purtroppo – ha detto ancora -, l’andamento climatico è stato particolarmente avverso e, anche se non possiamo ancora verificarne gli effetti, è chiaro come il nostro ruolo si dimostra sempre più importante per sostenere il reddito delle aziende agricole”.