

Al via la raccolta delle olive, Garbelli: “Dopo il terribile 2019, auspichiamo che questo possa essere l’anno della rinascita”
OLIVICOLTURA
Al via la raccolta delle olive, Garbelli: “Dopo il terribile 2019, auspichiamo che questo possa essere l’anno della rinascita”
Il tour nelle aziende associate del presidente di Confagricoltura Brescia: “Brescia è la prima provincia in Lombardia con 2mila ettari coltivati. Siamo sempre stati a fianco delle imprese, sollecitando interventi istituzionali, per il rilancio di un settore fondamentale anche in considerazione dello stretto legame con il turismo verso i laghi bresciani”
Il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli, ha effettuato oggi una serie di visite alle imprese olivicole associate all’organizzazione, impegnate in questi giorni nella raccolta delle olive. “Brescia – spiega Marco Penitenti, vicepresidente della Sezione olivicola di Confagricoltura Brescia – è la prima provincia nella nostra regione anche per quanto riguarda questa coltura: infatti, su 2.300 ettari di olivo coltivati in Lombardia, 2mila sono nel territorio bresciano; peraltro, la produzione dei nostri oliveti è caratterizzata da eccellenza ed alta qualità, generando un olio apprezzato anche oltre confine”.
Per quanto riguarda la campagna del 2020, i primi segnali relativi alla raccolta presentano ottimi dati in termini di qualità e quantità, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e dopo che lo scorso anno la raccolta è stata quasi azzerata a causa del fenomeno della cascola e degli eventi atmosferici avversi. “Ci auguriamo che questo possa essere l’anno della rinascita per il settore – dice il presidente Garbelli –: Confagricoltura Brescia è sempre stata a fianco delle imprese, sollecitando anche interventi istituzionali, come ad esempio accaduto per il riconoscimento degli indennizzi per i danni della cimice asiatica, responsabile dell’anomala cascola delle olive. Inoltre – dice Garbelli -, come accaduto nel caso della vendemmia, abbiamo cercato di intervenire per risolvere eventuali problemi legati al reperimento della manodopera necessaria per la raccolta in questa fase di emergenza sanitaria”.
Da sempre Confagricoltura Brescia scommette con decisione sull’importanza della coltura olivicola bresciana, “non solo – afferma Rita Rocca, presidente della Sezione olivicola di Confagricoltura Brescia – per quanto riguarda il valore economico della produzione, la sua storicità e le caratteristiche uniche, ma anche per il profondo legame presente tra olivicoltura e turismo, particolarmente importante nella provincia di Brescia”.
Considerando le difficoltà che il settore ha vissuto lo scorso anno, “riteniamo importante – conclude il presidente di Confagricoltura Brescia Garbelli – mettere in campo anche tutte le iniziative necessarie per dotare l’olivicoltura di adeguati strumenti di gestione del rischio, finalizzati a garantire un sostegno alle imprese in fasi di crisi purtroppo sempre più frequenti anche a causa dei cambiamenti climatici”.