Confagricoltura Brescia con Gestifondo Impresa lancia il nuovo fondo settoriale per la stabilizzazione del reddito “latte”
IL CONVEGNO ALLA FAZI DI MONTICHIARI
Confagricoltura Brescia con Gestifondo Impresa lancia il nuovo fondo settoriale per la stabilizzazione del reddito “latte”
Il presidente Giovanni Garbelli: “Il successo delle nostre imprese passa attraverso la stabilizzazione del reddito, soprattutto a fronte delle turbolenze internazionali sempre più impattanti”
Confagricoltura Brescia anche in questa 92^ edizione è tra i protagonisti della Fazi-Fiera Agricola Zootecnica Italiana aperta oggi al Centro Fiera del Garda a Montichiari.
Questa mattina i temi dei rischi di mercato e dei fondi per la stabilizzazione del reddito nel settore lattiero-caseario sono stati al centro del convegno “I produttori di latte fanno squadra”, introdotto dal sindaco di Montichiari, Marco Togni, e con la partecipazione del consigliere regionale Claudia Carzeri.
“La nostra provincia – ha detto in apertura Oscar Scalmana, vicepresidente di Confagricoltura Brescia e alla guida di Gestifondo Impresa - vanta un primato nazionale in questo comparto zootecnico e proprio per gli allevatori di latte abbiamo pensato alla costituzione di un fondo settoriale per la stabilizzazione del reddito. Il fondo – ha affermato Scalmana - permette di cogliere appieno le straordinarie opportunità economiche messe a disposizione dall’Unione europea che cofinanzia la creazione di questi innovativi strumenti che intervengono a sostegno delle imprese in caso di drastici cali del reddito”.
Il fondo per il settore lattiero è il primo ad ottenere il riconoscimento dal ministero delle Politiche agricole e vedrà coinvolti i soci delle cooperative Latte Indenne e Comune di Brescia.
La situazione generale del settore del latte è stata illustrata da Marco Ottolini, direttore della AOP Latte Italia di Montichiari, e da Angelo Rossi del Clal.
La produzione italiana continua a crescere: dai 10,8 milioni di tonnellate del 2011 si è passati ai 12,04 dello scorso anno, con un incremento anche nel 2019 dell’1,1%. È soprattutto la Lombardia a trainare il trend positivo, con circa 5,3 milioni di tonnellate (di cui quasi 1,5 in provincia di Brescia) prodotte nel 2019.
La tenuta del prezzo del latte è dovuta soprattutto alla crescita di produzione del Grana Padano (+4,51% nel 2019), per effetto dell’aumento dell’export, mentre il mercato interno è stabile.
“Per il futuro – ha detto Ottolini – l’aggregazione tra imprese diventerà sempre più importante perché è sempre più richiesta una flessibilità produttiva che il singolo allevatore difficilmente può ottenere; nello stesso tempo, dovremo attrezzarci per trovare alternative alla trasformazione, per mantenere l’attuale numero di forme di Grana e di conseguenza prezzi del latte all’origine soddisfacenti”.
Secondo Rossi, nel 2020 i prezzi dovrebbero mantenersi elevati, ma l’epidemia di Coronavirus, rallentando la forte spinta dell’import cinese dalla Nuova Zelanda, potrebbe di conseguenza impattare anche sull’andamento del mercato in Europa, con l’offerta sul nostro territorio di latte a basso prezzo.
Proprio questo contesto di grande incertezza suggerisce la necessità di tutelarsi contro i rischi di mercato. Come illustrato da Daniele Rama, direttore del Master in Economia del sistema agroalimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, anche se presenti da sempre, stanno aumentando le fluttuazioni dei prezzi e la volatilità del mercato.
“È molto positivo – ha detto Andrea Massari, vicedirettore vicario della Direzione generale agricoltura della Regione Lombardia – che finalmente si parta con lo strumento dei fondi mutualistici. In precedenza – ha continuato – il titolo Pac era quasi come una copertura assicurativa, ma oggi non è più così ed in futuro potrebbero arrivare nuovi tagli”.
“Viviamo una fase di crescita del settore agricolo, con la grave eccezione del settore maidicolo – ha concluso Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia –, ma il nostro ruolo è quello di guardare sempre oltre. Per questo abbiamo creduto nello sviluppo del fondo dedicato al settore latte, pensando che il successo delle nostre imprese passa attraverso la stabilizzazione del reddito, soprattutto a fronte delle turbolenze internazionali. Sul fronte ambientale, come più volte ripetuto – ha concluso il presidente anticipando il tema che sarà affrontato nel corso dell’assemblea generale dell’organizzazione, il prossimo 28 febbraio -, siamo pronti alla sfida, purché l’agricoltura non venga considerata come l’unico settore produttivo che deve farsi carico di investimenti per la tutela ambientale”.
Lo stand dell’organizzazione agricola bresciana, presente negli spazi espositivi nel padiglione 5 centrale, ospita nel corso della tre giorni della Fazi una serie di altri incontri sui temi di maggiore attualità per le imprese agricole.
Ricordiamo, tra i vari appuntamenti, che domani mattina, 15 febbraio, dalle 9.30 alle 10.30, si svolgerà una degustazione di olio di oliva dei laghi lombardi, a cura di Marco Penitenti, vicepresidente dell’Aipol. Sempre domani, dalle 11 al 12, spazio a un approfondimento sull’abbinamento tra cibo e vino a cura di Luca De Santis (Confagricoltura Brescia).