Corda molle, agricoltori uniti: “Ora basta, intervenga il Ministero”
Le federazioni provinciali di Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri chiedono l’apertura urgente di un tavolo a Roma ed annunciano uno stato di mobilitazione in mancanza di risposte immediate per i mancati rimborsi
La questione degli espropri della Corda Molle rimane ancora senza soluzione e la situazione è ormai insostenibile per il mondo agricolo. Per questo motivo le maggiori organizzazioni agricole provinciali – Unione Provinciale Agricoltori, Coldiretti, Cia e Copagri - si sono incontrate lunedì 11 maggio per definire insieme i prossimi passi da compiere.
Sembra ormai indispensabile una presa di posizione forte da parte delle Istituzioni e in particolare del Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, affinché si possa trovare una soluzione celere per i mancati rimborsi. Ricordiamo che sono moltissimi gli agricoltori bresciani espropriati per la realizzazione del raccordo autostradale Montichiari-Ospitaletto (la cosiddetta Corda Molle) e solo una ventina hanno finora avuto una proposta di rimborso.
I presidenti Francesco Martinoni (Unione Agricoltori), Ettore Prandini (Coldiretti), Alessandro Baronchelli (Copagri), insieme a Giovanni Bosetti in rappresentanza di Cia, dopo un’attenta analisi della situazione, hanno quindi deciso di unire le rispettive forze sindacali per chiedere che da Roma vengano seriamente prese in considerazione le ingiustizie da anni subite dagli agricoltori.
È stata quindi richiesta l’apertura di un tavolo al Ministero, in tempi stretti, affinché il settore agricolo veda riconosciuto i propri diritti nella scandalosa vicenda della “Corda Molle”. In seguito a questo incontro verranno prese in considerazione tutte le strade utili ad ottenere i giusti rimborsi, senza escludere forti forme di protesta.