Dalla Francia per imparare il modello di agricoltura bresciano: nei giorni scorsi un gruppo di studenti ha visitato alcune aziende di Confagricoltura
A scuola di agricoltura bresciana, per imparare il modello aziendale e le pratiche più innovative applicate nel nostro territorio. Nei giorni scorsi un gruppo di studenti francesi del centro di formazione professionale e per l’apprendistato in agricoltura Cfppa di Neuvy, nel dipartimento dell’Allier, nel centro della Francia, hanno visitato il Bresciano, in particolare alcune realtà agricole della Franciacorta e della Bassa, oltre all’istituto tecnico agrario Pastori in città. Il gruppo di giovani ventenni era capitanato dal professor Thierry Gibert, insegnante e responsabile della formazione che, per organizzare il viaggio, la scorsa estate, ha contattato gli uffici di Confagricoltura Brescia, chiedendo collaborazione in particolare nell’individuazione di alcune realtà imprenditoriali significative da poter incontrare. L’organizzazione si è subito messa a disposizione, predisponendo un programma durante il quale i giovani francesi hanno potuto visitare le aziende agricole Gualeni di Orzinuovi, Videlle Bionatura olio e vino di Puegnago e la cantina agriturismo Al Rocol di Ome, accolti dai titolari Diego Gualeni (è il presidente di Anga Brescia, giovani di Confagricoltura), Marco Penitenti (èil vicepresidente della sezione olivicola di Confagricoltura Brescia) e Gianluigi Vimercati (è il vicepresidente di Confagricoltura Brescia). Così come da loro richiesta, gli studeti hanno poi avuto l’opportunità di confrontarsi con gli studenti dell’istituto Pastori. “L'obiettivo della nostra visita era scoprire una nuova realtà agricola e sociale come quella di Brescia - ha affermato il prof Gibert -, di capire come sono gestite le aziende agricole e come si adattano oggi alle innovazioni, per capire il loro sviluppo osservandole direttamente sul campo. Volevamo scoprire un nuovo Paese e incontrare e scambiare conoscenze con la gente del posto e ci siamo riusciti”. “Il nostro auspicio, ora - aggiunge il vicepresidente Vimercati - è che esperienze come questa arricchiscano tutti i partecipanti e siano utili per il futuro percorso lavorativo. Quando si concludono esperienze come queste, ci si sente sempre arricchiti da entrambe le parti. Della scuola francese abbiamo apprezzato in particolare l’educazione e l’attenzione degli studenti”.
Brescia, 28 ottobre 2022