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Fiume Chiese, Confagricoltura al tavolo prefettizio: “Si esca dalla logica dell’emergenza per un programma di ampio respiro”
25/07/2019

Fiume Chiese, Confagricoltura al tavolo prefettizio: “Si esca dalla logica dell’emergenza per un programma di ampio respiro”

L’INCONTRO CON TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI

Fiume Chiese, Confagricoltura al tavolo prefettizio: “Si esca dalla logica dell’emergenza per un programma di ampio respiro”
Il direttore Gabriele Trebeschi: “Raggiunto l’impegno per un accordo finalizzato a chiudere la stagione in corso, ma dobbiamo lavorare per un’intesa più ampia, partendo dal rinnovo delle concessioni e dalle regole di gestione della risorsa acqua”

Le tematiche relative al Fiume Chiese, da un punto di vista sanitario e per quanto riguarda la gestione delle risorsa idrica, sono state al centro del tavolo convocato oggi dal prefetto di Brescia, Attilio Visconti.

Confagricoltura Brescia esprime apprezzamento per questo confronto, soprattutto perché la Prefettura bresciana è riuscita a portare al tavolo tutti i soggetti coinvolti: presenti infatti anche il prefetto di Trento, Sandro Lombardi, la Regione Lombardia, l’Aipo, il Consorzio Chiese, la Provincia di Trento e le organizzazioni professionali agricole, tra cui Confagricoltura Brescia.

“La riunione – commenta Gabriele Trebeschi, direttore di Confagricoltura Brescia – è terminata con l’impegno a raggiungere un accordo sui volumi d’acqua necessari per concludere positivamente la stagione irrigua in corso: l’auspicio è che questa intesa venga concretizzata già nei primi giorni della prossima settimana. Particolarmente positiva è l’attenzione dimostrata dalla Regione, che ha coinvolto tutte le Direzioni generali interessate”.

“La nostra organizzazione – continua il direttore – si trova inoltre in pieno accordo con il prefetto Visconti per quanto riguarda la necessità di fare fronte non solo alla campagna irrigua, ma anche ai temi sanitari legati alla dotazione di acqua nel Chiese (legionella) e nei canali. Più in generale – prosegue Trebeschi – bisogna lavorare subito per trovare un’intesa finalizzata a gestire i prossimi 4 - 5 anni necessari per il completamento delle attese opere sul lago d’Idro”.

Secondo Confagricoltura Brescia, conclude il direttore, “dobbiamo uscire dalla logica dell'emergenza per arrivare ad una pianificazione di più ampio respiro, partendo dal rinnovo delle concessioni e dalle regole di gestione della risorsa acqua”.