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Fondazione Gatti: consegnate sette borse di studio ai migliori studenti iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili
17/12/2020

Fondazione Gatti: consegnate sette borse di studio ai migliori studenti iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili

Fondazione Gatti: consegnate sette borse di studio ai migliori studenti iscritti al primo anno del Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili
Premiati in base al merito con un investimento complessivo di 14 mila euro gli studenti provenienti dai tre istituti tecnici agrari della Provincia di Brescia: Itas Pastori di Brescia, Bonsignori di Remedello e V. Dandolo di Corzano. Innovazione e ricerca alla base di un’agricoltura produttiva e sostenibile

Brescia, 17 dicembre 2020 - Con l’obiettivo di contribuire alla diffusione dell’insegnamento agrario, la Fondazione Gatti, con il sostegno di Confagricoltura Brescia, consegna sette borse di studio del valore di 2 mila euro ciascuna, destinate ai migliori studenti degli Istituti tecnici agrari della Provincia di Brescia che hanno avviato la loro carriera universitaria, iscrivendosi al Corso di Laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili per l’anno accademico 2019/2020 presso l’Università degli Studi di Brescia.

Si aggiudicano le borse di studio, quale concorso al pagamento delle spese di iscrizione e delle tasse universitarie, le studentesse e gli studenti Carla Catalano, Martina Dossi, Benedetta Maestrelli, Marco Poli, Lorenzo Rifugio, Noemi Tobanelli e Valentina Zambello, diplomati presso gli Istituti tecnici agrari Itas Pastori di Brescia, Bonsignori di Remedello e V. Dandolo di Corzano nell’anno scolastico 2018/2019 con votazione non inferiore a 90/100. 

Alla conferenza stampa online in occasione della cerimonia di assegnazione delle borse di studio, tenutasi questo pomeriggio online, sono intervenuti il Rettore Maurizio Tira, il coordinatore del Corso di Studio in Sistemi Agricoli Sostenibili Gianni Gilioli, il Presidente della Fondazione Gatti Francesco Martinoni, il Presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli e Gaetano Gatti, membro della famiglia del Cav. Giuseppe Gatti che, con un lascito testamentario, ha dato vita alla Fondazione “Clementina, Gaetano e Giuseppe Gatti”.

“Con il secondo anno di attivazione del nuovo corso di laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili – dichiara il Rettore prof. Maurizio Tira – l’Università degli Studi di Brescia consolida un progetto strategico, in linea con il piano 2020-2022 che prevede la diversificazione e l’aumento dell’offerta didattica. Il successo di iscritti anche nel secondo anno descrive la grande attenzione delle famiglie per una professionalità sempre più attrattiva, soprattutto nel territorio bresciano”.

“Con il nuovo corso di laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili – dichiara il prof. Gianni Gilioli, coordinatore del Corso di studio – l’Università degli Studi di Brescia dà impulso alla formazione e alla ricerca nel settore agrofood. Siamo grati alla Fondazione Gatti e a Confagricoltura Brescia che, destinando un contributo di 14 mila euro ai migliori studenti degli Istituti tecnici agrari della Provincia di Brescia, promuove con noi la preparazione delle nuove figure professionali che guideranno l’innovazione tecnica e culturale decisiva nel percorso di transizione verso un’agricoltura sostenibile e competitiva”.

“Il nostro Ente, riconosciuto nel 1961, nasce proprio con lo scopo – ricordano il Presidente Martinoni e Gaetano Gatti – di contribuire alla diffusione dell’insegnamento delle materie agrarie che nella nostra Provincia vantano una lunga tradizione, in questi anni coronata dall’avvio di un corso di laurea nell’Università cittadina”.

Come ha ricordato anche il Presidente Garbelli, “Confagricoltura sostiene con convinzione ogni iniziativa a supporto dell’innovazione nel settore agricolo che passa in primo luogo dalla formazione dei tecnici e degli imprenditori. La sfida di coniugare crescita produttiva e sostenibilità ambientale è infatti sempre più affidata alla ricerca e allo sviluppo scientifico, come l’Università di Brescia ha saputo ben cogliere nelle sue scelte accademiche”.