Garbelli: “Grazie alla collaborazione tra istituzioni e corpi intermedi si possono ottenere risultati importanti per le imprese”
IL CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA BRESCIA A LONATO
Garbelli: “Grazie alla collaborazione tra istituzioni e corpi intermedi si possono ottenere risultati importanti per le imprese”
La misura 4.1 “Investimenti” del Programma di sviluppo rurale è stata al centro dell’incontro organizzato nell’ambito dell’edizione numero 61 della Fiera regionale
La misura 4.1 “Investimenti” del Programma di sviluppo rurale è stata al centro del convegno organizzato questa mattina da Confagricoltura Brescia nell’ambito dell’edizione numero 61 della Fiera regionale di Lonato del Garda.
L’incontro, coordinato dal direttore Gabriele Trebeschi, è stato aperto dai saluti del sindaco di Lonato, Roberto Tardani, che ha ringraziato l’organizzazione per questo importante appuntamento dedicato agli agricoltori “in un paese – ha detto – che ha nel proprio dna il settore primario”.
Da un punto di vista tecnico, il punto sulla sul bando è stato illustrato nei dettagli da Diego Balduzzi, funzionario di Confagricoltura Brescia. A disposizione delle aziende agricole per gli investimenti destinati ad incremento di redditività, sostenibilità e competitività ci sono 60 milioni di euro. Gli interventi ammissibili sono la ristrutturazione, il restauro, il risanamento conservativo di fabbricati rurali per produzione, trasformazione e commercializzazione e la costruzione di nuovi edifici. Inoltre, i contributi sono destinati anche alla realizzazione e all’ammodernamento degli impianti, all’acquisto di macchine o dotazioni innovative. Questa misura consente poi investimenti per nuove serre, tunnel, strutture di stoccaggio dei prodotti aziendali, coperture delle vasche di stoccaggio. La scadenza per la presentazione della domanda è fissata alle ore 12 dell’8 aprile 2019.
“Gli uffici di Confagricoltura Brescia – ha detto Diego Balduzzi – sono a disposizione per sostenere le aziende nella redazione di un piano aziendale relativo agli investimenti”.
In rappresentanza dell’assessorato regionale è intervenuto Andrea Massari, vicedirettore generale vicario della Direzione generale agricoltura della Regione Lombardia. “Nel futuro – ha spiegato Massari – gli unici contributi certi potrebbero proprio essere legati ai tema degli investimenti ed è quindi importante cogliere queste opportunità”.
Massari ha spiegato, come da oggi e fino a dicembre 2020, saranno a disposizione per le misure del Psr (alcune già aperte, altre ancora da aprire) circa 370 milioni, di cui 120 sono già allocati. “Circa 250 milioni – ha aggiunto il dirigente – devono ancora essere collocati ed è probabile un’ulteriore apertura di questa misura relativa agli investimenti. Inoltre – ha continuato – verrà riaperto e prorogato il bando 6.1 relativo agli incentivi per la realizzazione di nuove imprese agricole da parte di giovani agricoltori”.
Massari, nel corso del suo intervento, ha guardato anche al futuro. Infatti, il vicedirettore della Dg Agricoltura ha sottolineato come, per quanto riguarda la nuova programmazione Pac, la Regione Lombardia si attende un taglio del budget comunitario destinato al Psr che può variare tra il 15 e il 25%. “Credo – ha detto Massari – che ben difficilmente questa riduzione di fondi europei potrà essere assorbita da un cofinanziamento nazionale o regionale e, di conseguenza, siamo preoccupati per i prossimi anni”.
Inoltre, si parla sempre più frequentemente della possibilità di una passare da una pianificazione regionale ad una nazionale: “Anche in questo caso – ha spiegato il dirigente della Regione – potremmo essere messi in difficoltà, perché non si terrebbe più conto delle peculiarità dei singoli territori. Il mondo sta cambiando – ha concluso - e le aziende agricole devono adeguarsi alla maggiore complessità e devono cogliere opportunità che in futuro potrebbero non ripresentarsi e che hanno la necessità di trovare anche una giustificazione anche sotto il profilo ambientale”.
Al convegno è intervenuto il vicepresidente dell’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), Fabio Losio, che si è soffermato sul ruolo dell’ente anche per sostenere le aziende nei programmi di investimento. Ersaf gestisce direttamente alcune aziende agricole in Lombardia, è costituito da uno staff tecnico e amministrativo di alto livello, ha nove uffici territoriali di cui tre nel Bresciano.
Ersaf svolge inoltre due importanti servizi: la redazione del bollettino nitrati, per informare gli agricoltori a proposito dei divieti di spandimento, e del bollettino giornaliero con i dati del Sem (Servizio evoluzione mercati) relativo al prezzo dei suini nelle varie categorie di peso e tipologia e alle quotazioni dei principali cereali nazionali che fanno riferimento alla borsa di Milano. Infine, l’Ente regionale si occupa di promuovere l’innovazione in agricoltura.
L’incontro è stato concluso da Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia, che ha ringraziato l’amministrazione di Lonato per l’attenzione al settore primario e la costanza nell’organizzazione della Fiera e l’assessore regionale Fabio Rolfi per le risposte alle sollecitazioni dell’organizzazione agricola.
“Passi avanti importanti – ha detto Garbelli – sono arrivati sui temi dell’anticipo della Pac, dei piani di contenimento della fauna selvatica, della movimentazione dei mezzi agricoli. Inoltre – ha continuato il presidente - come era stato fortemente auspicato dalla nostra organizzazione, l’apertura del nuovo bando del Psr consentirà di accedere a risorse strategiche per lo sviluppo delle imprese. La nostra agricoltura ha futuro solo se si apre all’innovazione: le misure del Psr rappresentano quindi un’importante opportunità da cogliere con spirito imprenditoriale, adeguatamente sostenuto dalla professionalità necessaria per l’elaborazione di un piano aziendale di investimenti”.
Per quanto riguarda il futuro, Garbelli insiste sull’importanza delle assicurazioni agevolate in agricoltura, per cui Confagricoltura ha fondato il consorzio Agridifesa, e della minima lavorazione: “Potrebbe essere significativo – ha detto il presidente – sostituire nella futura Pac la misura del greening che non ha funzionato con specifici interventi dedicati proprio all’agricoltura conservativa”. Inoltre, il presidente ha rimarcato l’importanza della misura 11 del Psr relativa all’agricoltura biologica: “Si tratta di un settore che sta crescendo a due cifre e che va valorizzato”.
Secondo Garbelli quindi “oggi più che mai viene dimostrata l’importanza dei corpi intermedi, che non sono autoreferenziali ma sono strumenti efficaci per portare le istanze delle aziende nelle sedi più opportune e per ottenere risultati concreti”.