Giornata mondiale dell’acqua, presidente Garbelli: “Bisogna agire. La situazione è grave. Accumulare acqua nei laghi è l’unica ricetta concreta che può salvare la stagione"
Mai come quest’anno la Giornata internazionale dell’acqua assume un significato determinante. Perché, seppur all’inizio della primavera, le riserve idriche sono al limite, la siccità avanza e le colture hanno già necessità di essere irrigate. C’è bisogno di parlare di acqua, ma soprattutto c’è bisogno, qui e ora, di agire. Ne è convinto il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli, che lancia un estremo appello a tutti, perché si prendano decisioni - anche drastiche e impopolari - per tutelare il settore primario. “La disponibilità di acqua nelle nostre zone, nell’era dei cambiamenti climatici, condiziona e condizionerà sempre più pesantemente la produttività dell’agricoltura – afferma -: la gravità della situazione in queste ultime settimane è tale che in diversi casi noi agricoltori abbiamo dovuto irrigare i campi per non creare danni alle colture. L’allarme è rosso, visto che già a marzo stiamo parlando di grave emergenza idrica per la siccità. Per questo occorre agire rapidamente, per accelerare la conclusione degli iter procedurali per l’apertura dei cantieri previsti dal Piano irriguo nazionale e dal Fondo strutturale di coesione, recuperando risorse dal Pnnr e, insieme, concentrarsi sulle nuove necessità infrastrutturali per la gestione dell’acqua”.
Per Garbelli, ora, nel Bresciano, serve soprattutto porre la massima attenzione alla gestione dei laghi, “che sono i nostri veri bacini: accumulare acqua in inverno e in primavera è quello che abbiamo sempre fatto, è l’unica ricetta concreta che può salvare la stagione”.
In quest’ottica l’agricoltura può fare la sua parte, in particolare per rendere più efficiente l’uso dell’acqua, a esempio con partnership che hanno esperienza nel campo dell’agricoltura di precisione e del risparmio idrico, con soluzioni tecnologiche altamente innovative, come lo è a esempio l’adozione di sistemi di irrigazione a goccia, che consentono di incrementare le rese e diminuire l’utilizzo dell’acqua. L’acqua è un elemento fondamentale per l’agricoltura italiana e l’Italia, in Europa, è tra i Paesi che maggiormente fanno ricorso all’irrigazione con circa 2,4 milioni di ettari: con il 20 per cento della superficie agricola si produce più dell’80 per cento dell’agroalimentare italiano. “L’agricoltura già comincia a risentire degli effetti della siccità, nel momento in cui è chiamata a far fronte alle attuali emergenze con l’aumento della produttività agricola – aggiunge il presidente di Confagricoltura Brescia Garbelli -. L’aumento delle temperature aggraverà ulteriormente la carenza idrica in Italia e l’agricoltura è il settore che più ne risentirà, nonostante lavori rispettando la risorsa idrica, che non fuoriesce dal ciclo idrologico naturale, ma viene restituita al sistema ambientale, a valle dei processi produttivi”.
Brescia, 22 marzo 2023