Giovanni Garbelli confermato alla guida di Confagricoltura Brescia
I soci di Confagricoltura Brescia scelgono la continuità e riconfermano la fiducia al presidente uscente Giovanni Garbelli, incaricato di guidare l’organizzazione anche per il prossimo triennio. Il nuovo consiglio, eletto nelle scorse settimane, si è riunito venerdì 29 aprile nell’ufficio zona di Leno e all’unanimità ha riposto rinnovata stima in Garbelli, alla guida dell’Unione agricoltori già dal novembre 2018.
Il presidente, cerealicoltore di Orzinuovi, ha condotto in modo saldo Confagricoltura Brescia nella difficile fase della pandemia e, negli ultimi mesi, anche in quella altrettanto complicata dell’aumento dei fattori produttivi e dell’avvio del conflitto in Ucraina. Nel consiglio elettivo si è però guardato soprattutto avanti, al futuro e alle tante sfide che attendono il mondo agricolo bresciano nei prossimi anni. A fattore comune, alla base dei valori dell’organizzazione resta, oggi come ieri, la volontà di fare impresa e mettere al centro il lavoro degli agricoltori. È su questo assunto che si basa il programma di Giovanni Garbelli, oltre che sulla consapevolezza di rivestire un ruolo guida non solo del territorio provinciale, ma anche a livello regionale e nazionale in diversi settori, a partire dalla zootecnia, dove Brescia assume indiscutibilmente una funzione di traino ampiamente riconosciuta. Basti dire che il settore agricolo bresciano rappresenta un volume d’affari di circa 1,7 miliardi, ai quali va aggiunto l’indotto. Numeri che, giocoforza, non possono che richiedere un’azione politico-sindacale forte, decisa, orientata allo sviluppo, all’innovazione e all’imprenditorialità.
“La nostra intenzione - esordisce il confermato presidente - è di proseguire il lavoro avviato negli scorsi anni, che ha visto rafforzare la rappresentatività della nostra organizzazione, con un rinnovato rapporto con i soci, con la politica e le istituzioni. Un’azione senza sosta volta a innovare anche le nostre strutture, che ci ha permesso di continuare a essere un vero punto di riferimento professionale per gli agricoltori bresciani, e non solo, sia dal punto di vista tecnico sia nella proposta politico-sindacale. La visione di lungo respiro dell’ultimo triennio, nonostante tutto quanto è successo a livello globale, ci ha permesso di rafforzarci, affermarci e investire. L’Unione deve essere forte, salda e autonoma per supportare al meglio le aziende nei nuovi percorsi”.
Tra le sfide del triennio ci sono l’accompagnare le imprese agricole nel processo di digitalizzazione e del Pnnr, c’è la nuova Pac, che ancora oggi trova Confagricoltura fortemente contraria e impegnata a cambiarne l’intero impianto “perché torni a essere davvero una Politica agricola comune”, e la necessità di produrre di più applicando le tecniche dell’intensificazione sostenibile e sbloccando le Nbt. “Per poter fare tutto questo - aggiunge Garbelli - è necessario accelerare e investire in ricerca scientifica, in innovazione, in tecnologia: questo è davvero l’unico modo per affrontare i problemi che abbiamo davanti”. Altri temi forti saranno poi la gestione dell’acqua, l’ambiente, la bioeconomia per incentivare le produzioni di energia rinnovabile e, naturalmente, il supporto a tutti i comparti legati alla zootecnia e alle produzioni, con attenzione agli strumenti per affrontare i cambiamenti climatici.
“Da sempre Confagricoltura Brescia pone grande attenzione all’azione politico-sindacale e alle istituzioni - conclude Garbelli - e ha ottenuto, nel tempo, una maggiore autorevolezza e riconoscimento. Intendiamo continuare su questa strada, rafforzando la nostra rete e la nostra voce quale realtà forte e radicata. A fare da guida ci saranno i valori che Confagricoltura rappresenta, nella prospettiva di un rafforzamento vero della nostra rappresentatività. Ora siamo pronti, insieme ai nostri soci, per affrontare le sfide del prossimo triennio”.