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“I vincoli che frenano lo sviluppo sono fuori dalle imprese”
21.12.2018

“I vincoli che frenano lo sviluppo sono fuori dalle imprese”

L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI CONFAGRICOLTURA
“I vincoli che frenano lo sviluppo sono fuori dalle imprese”
Il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli: “La riforma della Pac sarà un passaggio cruciale: dobbiamo fare squadra con le istituzioni per evitare un taglio delle risorse destinate al settore”

Si è svolta nei giorni scorsi a Roma l’assemblea nazionale di Confagricoltura. Il presidente nazionale Massimiliano Giansanti ha chiesto la definizione di un piano di sviluppo dell’agroalimentare nazionale. “I vincoli che frenano il sistema produttivo si trovano fuori dalle imprese” ha detto Giansanti.
Gli obiettivi indicati nel corso dei lavori sono: modernizzazione delle infrastrutture per arrivare con facilità sui mercati di tutto il mondo, diffusione delle innovazioni tecnologiche, a partire dal digitale, per far crescere la competitività, costi di produzione allineati sui livelli di quelli dei nostri principali concorrenti, una Pubblica amministrazione efficiente a livello centrale e in tutte le Regioni.
 “Occorre vigilare attentamente sulle regole in materia di sicurezza alimentare, tutela del lavoro e protezione delle risorse naturali - ha continuato il presidente di Confagricoltura -. Ma non ci sono altri strumenti a disposizione, oltre agli accordi commerciali dell’Ue, per continuare a far crescere le esportazioni italiane sui mercati di tutto il mondo. Chi critica gli accordi commerciali dell’Ue non ha mai indicato soluzioni alternative. Di sicuro, non c’è crescita puntando solo sulla domanda interna”.
Nella due giorni di assemblea è stato evidenziato come l’Unione europea abbia di fronte tre importanti scadenze che culmineranno alla fine di maggio dell’anno venturo con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo: il negoziato sulla Brexit, la riforma della Pac, il nuovo quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.
Sul tema Brexit, Confagricoltura ha proposto la creazione di una task force al ministero delle Politiche agricole, per supportare le imprese nella fase di adattamento. Per quanto riguarda la Pac, l’organizzazione agricola chiede che non vi sia alcuna discriminazione ai danni delle imprese di maggiori dimensioni che si avrebbe invece con il plafonamento e la degressività sugli aiuti diretti della Pac. Infine, è fondamentale rivedere il drastico taglio dei fondi da destinare all’agricoltura previsto dal 2021 in poi, in particolare per i Programmi di sviluppo rurale.
“I temi emersi nel corso dell’assemblea – ha detto Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – rispecchiamo pienamente la nostra linea: Coltivare l’Italia, come indicato dal tema assembleare, significa far crescere le nostre imprese, puntando su una vera sostenibilità che produca reddito e occupazione. La riforma della Pac – ha continuato Garbelli – sarà un passaggio cruciale ed abbiamo apprezzato gli interventi del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, e del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, schierati decisamente per la difesa del budget agricolo. Dobbiamo fare squadra – ha concluso il presidente di Confagricoltura Brescia – per portare a casa un risultato fondamentale per le nostre imprese e per lo sviluppo del settore primario nazionale”.