

In cibum Veritas, il convegno di Confagricoltura Brescia
IL PRESIDENTE Martinoni: “Difendiamo le nostre eccellenti produzioni di latte e carne, LA SCIENZA è dalla nostra parte”
Questa mattina il dibattito con Varisco (Istituto zooprofilattico), Baroni (Asia) e lo chef bresciano Vittorio Fusari: produttori agricoli, medici e ristoratori uniti per una corretta informazione alla base di una buona scelta alimentare
L’importanza di una scelta consapevole alla base della nostra dieta alimentare è stato il tema al centro del dibattito voluto da Confagricoltura Brescia, questa mattina, nella sala conferenze di Ubi Banca e moderato dal giornalista del Corriere della Sera, Carlos Mac Adden.
“L’Upa vuole essere presente nel dibattito agroalimentare degli ultimi giorni con serietà ed autorevolezza scientifica - ha affermato il presidente Francesco Martinoni in aperura del convegno dal titolo In Cibum Veritas, cibo sano e alimentazione consapevole - ed è per questo motivo che oggi possiamo confrontarci con il mondo medico, nutrizionista, alimentare e della ristorazione”. La provincia di Brescia è leader nella produzione di carne e latte, alimenti alla base della dieta mediterranea, come ricorda Martinoni: “Oggi vogliamo confutare le informazioni forvianti che rischiano di danneggiare i 270.000 allevamenti italiani di carne rossa: il comparto zootecnico inevitabilmente accusa il colpo, con i suoi 270 milioni di capi di bestiame per una produzione che vale un quarto di quella agricola nazionale”. Le analisi tecniche degli istituti scientifici testimoniano la qualità eccellente degli alimenti prodotti. “La carne è un alimento sano - esordisce Giorgio Varisco, direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna - e questa è una affermazione condivisa da tutti gli istituti medici d’Italia e d’Europa. E dalla carne sana si producono alimenti sani - continua Varisco -, come dalla materia prima del latte nascono latticini di ottima qualità: evidenze dimostrate dai risultati dei test medici sugli allevamenti, sul latte crudo e sulle produzioni dei prodotti Dop”.
Per veicolare l’importanza dell’alimentarsi bene, una parte fondamentale deve essere svolta da due attori: i medici e i ristoratori. “Il cibo sano è l’arma migliore che abbiamo a disposizione per prevenire le malattie - ha affermato Marco Baroni, presidente della neonata Associazione scientifica italiana sull’alimentazione (Asia) ed ex dirigente ospedaliero – ma, in questo senso, tutti siamo responsabili della saluta pubblica: dai produttori ai trasformatori, dalla filiera scientifica ai consumatori finali, passando per i ristoratori. Attori che devono tutti responsabilmente informarsi e saper informare sulla base della scienza e non delle emozioni”.
“Io non sono scienziato, ma uso le conoscenze della scienza per i miei piatti - ha detto invece lo chef Vittorio Fusari - e noi cuochi abbiamo il dovere di continuare la tradizione culinaria più importante del mondo difendendo i prodotti che ci hanno resi grandi e che donano felicità nutrendo”.
Nel corso del convegno è così emersa un’alleanza tra l’agroalimentare, il mondo medico e la ristorazione contro i falsi allarmi mediatici. “È infatti la valorizzazione scientifica che ci permette di sostenere l’esportazione del Grana Padano o del Provolone in Corea o in India - ha concluso il presidente Francesco Martinoni- e Brescia è davvero leader nel settore lattiero-caseario italiano: oggi possiamo dimostrare che i numerosi attacchi mediatici alla carne ed al latte non hanno nessun fondamento scientifico e l’informazione consapevole nella scelta di cosa mangiare può davvero fare la differenza”.