Lactalis di Corteolona
Allevatori in presidio per un prezzo del latte più equo
Martinoni: “Situazione insostenibile, le stalle chiudono”
Prosegue lo stato di mobilitazione degli allevatori lombardi e bresciani davanti alla Lactalis di Corteolona (Pavia). Più di 500 allevatori di Confagricoltura e Cia hanno presidiato oggi (e continueranno domani e mercoledì) lo stabilimento della multinazionale per far emergere davanti all’opinione pubblica il forte stato di crisi che il settore lattiero caseario sta vivendo, con prezzi alla stalla che non coprono i costi di produzione.
“La situazione di mercato è insostenibile – ha affermato Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura Brescia – e se l’industria continua a riconoscerci un prezzo sotto costo le nostre stalle sono destinate a chiudere. Siamo qui per dire basta ed avere un confronto diretto con la politica”.
A tal proposito, è stata apprezzata la presenza del ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e dell’assessore regionale Gianni Fava, ma questo non basta: “Siamo molto soddisfatti che in queste ore si sia attivato un fondo Latte da parte del ministero – ha affermato Luigi Barbieri, presidente della federazione nazionale prodotto latte di Confagricoltura -, ma la speranza è quella dell’accessibilità immediata a questi strumenti straordinari: in questo modo il governo realizzerebbe un impegno che si è prefissato mesi fa. Inoltre – ha aggiunto Barbieri - è importante che sia finalmente avviata la campagna promozionale sul latte fresco, senza dimenticare un evidente, quanto necessario incontro con il mondo industriale ed Assolatte”.
Il presidio, che oggi è stato frequentato da allevatori di tutte le provincie lombarde, ma specialmente di Cremona e Bergamo, continuerà anche nella giornata di domani e mercoledì. Dopodomani in particolare è prevista una grande partecipazione dagli allevatori del Bresciano.