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Latte Indenne, risultati positivi: ai soci liquidato il 33% in più
10/05/2023

Latte Indenne, risultati positivi: ai soci liquidato il 33% in più

La cooperativa Latte Indenne di Brescia, presieduta dal presidente Francesco Martinoni, ha approvato martedì 9 maggio il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. I risultati, sotto tutti i punti di vista, sono alquanto positivi rispetto all’anno precedente, già di per sé molto buono.

I 58 soci hanno conferito 1.669.125 ettolitri di latte, con un incremento del 2,64 per cento rispetto al 2021; alle cooperative è stato conferito il 60,5 per cento della materia prima e il restante 39,5 è stato venduto all’industria.

Il prezzo di liquidazione del latte ai soci è stato di 589,80 euro ogni mille litri di latte (qualità compresa). Un balzo notevole rispetto al 2021 di ben il 33 per cento in più (dal 2020 al 2021 si era invece registrata una crescita del 9,5 per cento).

Con questi numeri, è scontato che sia notevolmente salito anche il valore della produzione, che nel 2022 è arrivato quasi a sfiorare i cento milioni di euro (per l’esattezza 98.434.799), con un balzo di ben il 37,15 per cento rispetto all’anno precedente (quando il valore si era assestato su 71,7 milioni, già superiore del 14,4 per cento rispetto al 2020).

L’assemblea annuale di bilancio si è svolta nella prestigiosa sede di palazzo Cigola-Martinoni, in comune di Cigole, alla presenza del presidente Martinoni, del responsabile della cooperativa Caterina Lupi e della quasi totalità dei soci.

La cooperativa Latte Indenne, sempre più legata ai caseifici dei produttori di Grana Padano cui partecipa, ha goduto dell’incremento di prezzo che questa Dop ha conseguito nell’arco dell’anno, con una quotazione media per i nove mesi di 8,54 euro al chilogrammo.

“Nonostante questi risultati così positivi, il 2022 è stato un anno difficile – afferma Martinoni - per il susseguirsi di eventi politici e climatici che hanno causato pesanti ripercussioni sul costo delle materie prime da noi utilizzate sia in agricoltura sia nei nostri allevamenti. Abbiamo anche assistito impotenti all’incremento dei costi energetici, che hanno raggiunto l’apice a cavallo di metà anno. Le scarse precipitazioni e la poca disponibilità d’acqua nei laghi hanno messo a dura prova le nostre colture, che oltre ad avere avuto rese fortemente ridotte, hanno anche presentato una qualità più scarsa del solito. E il problema si ripeterà anche quest’anno”.

Come avviene ormai da tempo, il prezzo ottenuto dalle cooperative ha ottenuto una significativa maggior remunerazione rispetto a quanto percepito dall’industria, ovvero il 16 per cento in più. “Questo conferma, ancora una volta, l'efficacia del nostro modello cooperativo, che pone Brescia all’avanguardia in Italia”, aggiunge il presidente.

Uno degli impegni cui Martinoni tiene maggiormente è il benessere animale, per il quale si spende da anni anche a livello nazionale. Anche per il 2022 tutte le aziende socie sono state certificate per il benessere animale, ottenendo punteggi più che lusinghieri, a conferma dell’alto livello di specializzazione che caratterizza i produttori bresciani, che continuano a investire per migliorare le proprie aziende.

Brescia, 10 maggio 2023