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Minima lavorazione, Garbelli: “È la pratica del futuro per rispondere alle richieste della Pac e dei consumatori”
08.10.2018

Minima lavorazione, Garbelli: “È la pratica del futuro per rispondere alle richieste della Pac e dei consumatori”

L’INCONTRO A REMEDELLO
Minima lavorazione, Garbelli: “È la pratica del futuro per rispondere alle richieste della Pac e dei consumatori”
Il vicepresidente di Confagricoltura Brescia e Lombardia: “Ho chiesto all’assessore Rolfi di continuare ad incentivare questa metodologia attraverso il Psr”

Si è svolto questa mattina a Remedello, abbinato alla gara di motoaratura, un convegno organizzato dall’associazione gruppo Patabolik, dedicato al tema della minima lavorazione in agricoltura.
All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, il consigliere regionale Francesca Ceruti, il prof. Vincenzo Tabaglio dell’Università Cattolica di Piacenza e i vicepresidenti di Confagricoltura Brescia, Oscar Scalmana e Giovanni Garbelli.
Proprio Garbelli, anche vicepresidente di Confagricoltura Lombardia, è intervenuto per sottolineare la posizione dell’organizzazione nei confronti della minima lavorazione.
“Riteniamo – ha detto Garbelli – che questa pratica rappresenti il futuro, perché consente di realizzare quella sostenibilità ambientale che ci viene richiesta dalla Politica agricola comune, specialmente da quella che si sta delineando per gli anni post 2020, e anche dai consumatori, sempre più attenti alla tutela del territorio. L’incontro è servito per mettere il luce come Confagricoltura creda fermamente in questa pratica. Proprio per questo – ha continuato Garbelli – ho chiesto all’assessore regionale Rolfi di proseguire nell’incentivare la minima lavorazione attraverso il Piano di sviluppo rurale, sostenendo sia chi si avvicina per la prima volta a questa metodologia sia chi prosegue in questa pratica virtuosa. Ringraziamo quindi i promotori di questo convegno – ha concluso il vicepresidente di Confagricoltura Brescia e Lombardia – perché ci hanno consentito di mettere in luce come le imprese agricole innovano e guardano al futuro con un occhio rivolto proprio alla conservazione e alla difesa dell’ambiente: non dimentichiamo mai che gli agricoltori sono i primi custodi del nostro territorio”.