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Piano straordinario per gli allevamenti francesci dopo la grande mobilitazione
24.07.2015

Piano straordinario per gli allevamenti francesci dopo la grande mobilitazione

Barbieri: “Misure importanti che devono essere prese anche per la zootecnia italiana"

Blocchi stradali ovunque, circolazione bloccata, polizia spesso solidale con i manifestanti. Questa è stata la situazione per tre giorni in tutto il nord della Francia per la protesta degli allevatori contro lo strapotere della grande distribuzione nel determinare il prezzo della carne e del latte. Un vero assedio che, partito dalla città di Caen, si è esteso a luoghi turistici come la grotta Lascaux, Saint Malo e Mont Saint Michel.

Una mobilitazione che ha permesso di ottenere alcuni importanti risultati, costringendo il governo a rivedere il proprio calendario dei lavori. Il presidente François Hollande ha lanciato un appello pubblico alla Gdo affinché venga riconosciuto il giusto valore al settore primario. Mentre il primo ministro Manuel Valls si è visto costretto a convocare una “riunione sulla filiera dell’allevamento” che ha portato all’approvazione di  un “piano d’urgenza” da 600 milioni di euro composto da 16 misure tra cui la revisione dei prezzi all’ingrosso, la riduzione dei costi e degli oneri fiscali, la ristrutturazione del debito per le aziende in difficoltà, lo sviluppo della contrattualizzazione e il sostegno all’esportazione.

“Si tratta di interventi importanti - commenta Luigi Barbieri, vicepresidente di Confagricoltura Brescia - che daranno una boccata d’ossigeno agli allevamenti; il risultato è stato ottenuto in soli tre giorni e con una grande mobilitazione. Ci auguriamo - aggiunge Barbieri - che in Italia non sia necessario arrivare al blocco delle strade per ottenere attenzione per il nostro comparto: il ministero prenda in considerazione le misure decise in Francia per sostenere nel nostro Paese la zootecnia non solo a parole ma con fatti concreti, unica possibilità per concorrere alle stesse condizioni di mercato dei nostri competitor”.