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Ritardo nelle semine, “necessario permettere l’utilizzazione agronomica degli effluenti anche nei prossimi mesi"
22/11/2019

Ritardo nelle semine, “necessario permettere l’utilizzazione agronomica degli effluenti anche nei prossimi mesi"

GLI EFFETTI DELLE PIOGGE ABBONDANTI

Ritardo nelle semine, “necessario permettere l’utilizzazione agronomica degli effluenti anche nei prossimi mesi”              

Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia: “Chiediamo un intervento urgente per sospendere, per specifici periodi e sulla base dell’andamento climatico, il divieto che sarà in vigore dal 1° dicembre”

 

Le piogge continuano ad essere protagoniste di questo mese di novembre e gli agricoltori iniziano a guardare con grande preoccupazione alle abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni.

“Oltre ai danni diretti che, almeno per ora, sono stati fortunatamente limitati nel Bresciano – afferma Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – gli imprenditori agricoli dovranno fare i conti con il ritardo nelle semine dei cereali autunno vernini e dell’erba medica”.

“Inoltre – dice ancora Garbelli – una situazione critica si sta determinando in relazione ai periodi di divieto di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e del digestato. A causa delle abbondanti piogge e quindi delle condizioni non idonee dei terreni – prosegue il presidente di Confagricoltura Brescia – le aziende agricole non possono procedere con le operazioni di distribuzione di queste concimazioni organiche necessarie alle colture”. Intanto, si sta avvicinando il 1° dicembre, giorno da cui scatterà il divieto assoluto di utilizzo dei reflui di allevamento.

“Per questo motivo – ha affermato Garbelli – chiediamo un intervento urgente, a carattere straordinario, volto a permettere l’utilizzazione agronomica anche nei prossimi mesi, prevedendo specifici periodi in relazione all’andamento climatico. Questo anticiperebbe peraltro quanto già previsto dal prossimo Piano d’azione nitrati in corso di adozione. L’attuale rigidità del calendario dei divieti – conclude il presidente di Confagricoltura Brescia – si sta rivelando sempre meno congeniale al quadro climatico ed alle esigenze agronomiche dei nostri sistemi colturali: sono sempre più frequenti gli anni in cui è impossibile entrare in campo con i macchinari nel mese di novembre, a causa delle abbondanti precipitazioni, mentre spesso si riscontrano condizioni meteorologiche più idonee nei mesi di dicembre e gennaio”.