Tavolo suinicolo interregionale, Garbelli: “Necessario un patto di filiera per affrontare i cambiamenti in atto”
L’INCONTRO CON GLI ASSESSORI ROLFI E MAMMI
Tavolo suinicolo interregionale, Garbelli: “Necessario un patto di filiera per affrontare i cambiamenti in atto”
Il presidente di Confagricoltura Brescia: “Il costo del riposizionamento dei consumi non deve essere scaricato sugli allevatori: subito in campo misure straordinarie per un comparto cardine dell'agricoltura bresciana”
Il crollo delle quotazioni dei suini da macello e la crescita dei costi di produzione stanno minando gli allevamenti suinicoli italiani. Per dare prime risposte alla crisi del settore, una riunione interregionale congiunta Lombardia – Emilia Romagna, con la partecipazione degli assessori regionali all’Agricoltura, Rolfi e Mammi, e dei principali attori della filiera suinicola, ha analizzato le criticità di un settore cardine dell'agricoltura della Pianura Padana.
Nel corso dell’incontro, che ha visto tra i protagonisti il presidente della Sezione economica suinicoltura di Confagricoltura Brescia, Giovanni Favalli, è stato evidenziato come le tensioni sui mercati, dovute in gran parte all’evoluzione dei consumi legati all'emergenza Covid-19, abbiano ampliato le difficoltà dei prosciutti Dop con una sensibile contrazione delle macellazioni.
“La nostra organizzazione – spiega Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – ha individuato una serie di proposte che, attraverso un patto di filiera, possano far recuperare redditività al comparto: iniezione di liquidità anche con la revisione della compensazione Iva, utilizzi alternativi delle cosce e potenziamento del confezionamento in busta, oltre a una campagna straordinaria a sostegno dei consumi, sono le prime risposte da mettere in campo"
Confagricoltura ha proposto anche un rifinanziamento dei bandi destinati alle forniture agli indigenti allargandoli alle produzioni Dop suine, oltre a deroghe ai disciplinari, fino alla fine dell'emergenza, al peso massimo di macellazione delle Dop per non deprezzare i capi che il rallentamento delle macellazioni fa rimanere in allevamento.