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Vino, focus su Ocm e progetto Igt Lombardia con l’assessore regionale Rolfi
09/07/2019

Vino, focus su Ocm e progetto Igt Lombardia con l’assessore regionale Rolfi

Il presidente di Confagricoltura Brescia Garbelli: “Fondamentale proseguire questo percorso di scambio di opinioni tra le istituzioni e le organizzazioni di rappresentanza”. Peri (presidente Frp vitivinicola): “La Regione è un interlocutore centrale per questo settore”

Un confronto a tutto campo per la sezione vitivinicola di Confagricoltura Brescia che ieri ha incontrato l’assessore Fabio Rolfi per affrontare i principali temi che riguardano il settore, a partire dalla proposta della costituzione di una Igt Lombardia.

Il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli ha apprezzato l’attenzione dimostrata dall’assessore Rolfi a proposito delle tematiche portate avanti dall’organizzazione ed il costante impegno di Regione Lombardia per sostenere un settore in continuo sviluppo.

“Rimarco con piacere l’impegno e l’atteggiamento costruttivo da parte dell’assessore Rolfi su tematiche oggi centrali per il futuro della nostre aziende nel mondo del vino e dell’accoglienza agrituristica – afferma Garbelli – e ritengo che sia fondamentale continuare questo percorso di scambio di opinioni tra le istituzioni e le rappresentanze degli agricoltori per trovare le migliori soluzioni alle esigenze del mercato e degli operatori del settore”.

“La nostra interlocuzione con Regione Lombardia è sempre proficua - ricorda Andrea Peri, presidente della Federazione regionale prodotto vino di Confagricoltura Lombardia - tenuto conto che per le politiche del vino l’amministrazione regionale costituisce la vera e propria regia degli interventi disponibili a livello europeo e nel contempo resta un importantissimo interlocutore anche sui temi di livello nazionale”.

Al centro del confronto di ieri, ospitato nella cantina Peri-Bigogno di Castenedolo, sono stati due macro temi: il riavvio della discussione sulla proposta dell’istituzione di una denominazione regionale Igt Lombardia e gli aspetti legati alle tre principali misure dell’Omc vino.

Come già sperimentato da tempo in molte altre regioni, la Regione Lombardia, su iniziativa dell’assessore Rolfi che ha accolto alcune richieste provenienti dai territori vitivinicoli regionali, ha ripreso il dialogo sull’introduzione di questa indicazione geografica tipica che abbraccia tutto il territorio regionale. “Accogliendo la richiesta di un primo parere su questo tema - prosegue Peri - Confagricoltura si è immediatamente attivata per un approfondito esame delle proposte in campo. Abbiamo già coinvolto i soci anche attraverso la nostra sezione economica vitivinicola per vagliare le opportunità e le possibili criticità relative alla ripresa di questo progetto”.

Confagricoltura vede nella proposta dell’Igt regionale un’interessante possibilità di sviluppo, principalmente legata alla zona del Montenetto, interessata da una proposta di modifica dell’attuale denominazione della Doc Capriano del Colle in Montenetto che renderebbe necessaria una Igt di ricaduta.

“Dall’altro lato però - aggiunge Peri -, non possiamo non tener conto della preoccupazione della Valle Camonica che vedrebbe nell’eventuale istituzione di un Igt regionale la perdita dell’attuale denominazione, minando così il lavoro finalizzato alla creazione di un mercato svolto dal 2003 ad oggi dal Consorzio di tutela. Una possibile soluzione a questa criticità verrebbe dall’avvio dell’iter di trasformazione dell’attuale Igt Valcamonica in Doc Valcamonica, operando in stretta sintonia con la Regione Lombardia”.

Confagricoltura formalizzerà su questo tema a breve la propria posizione regionale che terrà conto delle diverse situazioni degli areali produttivi bresciani e di tutta la Lombardia. Ovviamente andrà tenuto conto della piramide qualitativa espressa dalle diverse indicazioni (Igt, Doc e Docg) e delle specificità che riguardano oltre alla situazione camuna anche altre piccole ma dinamiche realtà produttive.

Nel partecipato incontro con i viticoltori bresciani sono stati poi affrontati anche gli aspetti relativi alle misure previste dall’Ocm vino. In particolare, sono state avanzate le richieste per la semplificazione dei bandi e alcune modifiche degli stessi, soprattutto per gli interventi riguardanti l’internazionalizzazione, gli investimenti strutturali e la riconversione e ristrutturazione dei vigneti.

“Abbiamo evidenziato all’assessore – prosegue Peri - le criticità che ancora rimangono per accedere a queste importanti risorse finanziarie. La nostra richiesta è quindi quella di ridurre ulteriormente il carico burocratico, specialmente per quanto riguarda la misura Investimenti. Sul tema dei contributi all’internazionalizzazione abbiamo analizzato il bando 2020, in cui sono state accolte, anche se parzialmente, le nostre richieste legate ai livelli minimi di importo ammissibile per singolo paese estero, che rischiavano di essere troppo elevati, specialmente per le aziende più piccole che si affacciano all’export”.

“Il nostro lavoro a fianco dei produttori ed in sinergia con l’amministrazione prosegue – conclude il presidente Garbelli – e seguiremo da vicino questo settore dinamico, in forte crescita, che sta dando soddisfazioni importanti ai produttori”.