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Convegno Biotecnologie
01.12.2016

Convegno Biotecnologie

È stata una giornata di alto livello per l’agricoltura bresciana. Nell’auditorium di via Balestrieri in città oltre 500 persone hanno assistito alla lectio magistralis della Senatrice a Vita, Elena Cattaneo, che da più di dieci anni studia e approfondisce numerose tematiche legate alle biotecnologie, tra cui anche quelle applicate in agricoltura. “È un piacere vedere davanti a me oltre quattrocento studenti - ha esordito Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura Brescia -: siete voi i cittadini del domani che saranno i professionisti responsabili di molte scelte che ricadranno a cascata su tutta la società. Aspettavamo da tanto questo momento: godiamocelo”. Tra i saluti iniziali anche quello del rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, che si è dimostrato orgoglioso di aver confermato il patrocinio dell’Università per questa iniziativa: “La nostra istituzione è vicina alla vostra proprio nel giorno in cui ha reso possibile la divulgazione delle ricerche di una stimatissima scienziata che ci aiutano non a competere con altri, ma a crescere insieme. Stiamo studiando una quinta macroarea universitaria e colgo l’occasione di approfondire oggi il tema della sicurezza alimentare che rientrerà in questa nuova branca dell’offerta del nostro ateneo”. La parola è poi passata alla senatrice Cattaneo che ha catturato l’attenzione di tutta la platea con un tono sempre disteso, nonostante la profondità degli argomenti trattati. La lezione è partita da lontano, sottolineando come l’uomo abbia raddoppiato la propria aspettativa di vita negli ultimi decenni, fino ad arrivare a quella responsabilità pubblica che è in capo ad ogni cittadino: “Prendete carta e penna quando lo spirito critico vi porta a confutare le tesi del prossimo, perché non c’è tempo da perdere - ha ammonito la Senatrice -; quando andiamo a letto abbiamo un giorno in meno per esercitare la nostra libertà, ma non preoccupatevi troppo: quando ci alziamo ogni giorno il nostro bicchiere è già mezzo pieno, perché siamo nati in una parte del mondo in cui è possibile esercitare questa libertà”. La dottoressa e biologa Cattaneo ha  fatto riferimento a quelle conquiste raggiunte dai nostri padri che ci devono spronare ad impegnarci nella conoscenza per scoprire altre vie del sapere e migliorare così la vita sociale. E sugli organismi geneticamente modificati non si perde in giri di parole: “Viviamo in un paese il cui ministero delle Politiche agricole ha deliberatamente scelto di non perseguire la strada della ricerca in campo aperto, negando di fatto la nostra libertà di scelta e di impresa. Abbiate paura tutte le volte in cui ciò avviene e non fermatevi davanti ai no: ognuno di noi può fare molto a favore del progresso”. E la Senatrice ha dimostrato con i fatti questi concetti, ad esempio portando in Parlamento un faldone da 1500 pagine di prove che dimostrano come i frutti della terra, se migliorati geneticamente, non generano alcun problema alla nostra salute e anzi tutelano l’ambiente circostante. “Ci sono troppe contraddizioni tra coloro che contrastano le biotecnologie in agricoltura e - ha concluso la senatrice -: ricordo che nessuno ha mai subito danni dall’utilizzo di alimenti Ogm ed è paradossale vietare la coltivazione e la sperimentazione e allo stesso tempo importare il prodotto da paesi che usano queste pratiche. Senza considerare il miliardo di euro che si sottrae agli agricoltori italiani”. Al termine dell’incontro, il giornalista del Giornale di Brescia,Guido Lombardi, che ha moderato l’incontro, ha intervistato David Sanz, un maiscoltore spagnolo di Saragozza che ha raccontato i vantaggi della coltivazione che sfrutta la biotecnologia; in Spagna, infatti, da diciotto anni è possibile coltivare mais Ogm. Il convegno organizzato da Confagricoltura Brescia si è chiuso con l’intervento di Mario Guidi, presidente nazionale dell’organizzazione: “Purtroppo la politica – ha sottolineato – vive per un consenso di breve periodo: ci troviamo in una società che non accetta il confronto e chi è contro gli Ogm viene immediatamente messo al bando. Eppure – ha detto Guidi – dobbiamo continuare a lottare in nome dei fatti e dell’evidenza scientifica: il nostro futuro è nell’innovazione e nell’uso sapiente delle biotecnologie. Continuiamo a combattere i pregiudizi – ha concluso il presidente – anche perché spesso nascondono interessi”.