

Aiuti eccezionali per il settore zootecnico
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha firmato un decreto ministeriale in favore del comparto zootecnico per i danni indiretti, quali aumento dei costi di produzione e riduzione delle scorte, conseguenti al conflitto Russo-Ucraino, per il quale vengono stanziati oltre 144 milioni di euro.
Gli importi previsti a capo sono:
- Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità: 44,13 euro;
- Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane: 100 euro;
- Bufale da latte: 60 euro;
- Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico: 85 euro;
- Vacche a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico, inserite in piani selettivi o di gestione razza: 95 euro;
- Vacche nutrici non iscritte nei libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte: 44,79 euro;
- Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi; 22,61 euro;
- Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno dodici mesi: 36,74 euro;
- Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, aderenti a sistemi di qualità o sistemi di etichettatura o certificati ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012: 36,74 euro.
Tali aiuti sono calcolati ed integrati sulla base dei capi accertati ai fini del riconoscimento dell’aiuto accoppiato nella Domanda Unica dell’anno 2021 e l’Ente Pagatore dovrà conferirli entro il 30 settembre 2022 sulla base delle disposizioni impartite da Agea.
Ѐ stato inoltre approvato in conferenza Stato-Regioni un ulteriore schema di decreto con il quale il Ministero stanzierà 80 milioni destinati alle filiere zootecniche in crisi, così ripartiti:
- filiera suinicola: 40 milioni di euro, di cui 28 milioni per i suini (massimo 25 euro a capo nato, allevato e macellato in Italia) e 12 milioni per le scrofe (massimo 30 euro per capo);
- filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi: 4 milioni di euro (massimo 110 euro per capo);
- filiera bovini di razze autoctone in contratti di filiera di tipo privatistico o in SQN: 5 milioni di euro;
- filiera ovicaprina: 11 milioni di euro (massimo 3 euro per ogni pecora o capra) ;
- filiera cunicola: 3 milioni di euro (massimo 1 euro per capo macellato);
- filiera galline ovaiole: 6 milioni di euro (massimo 0,3 euro a capo);
- filiera tacchini: 5 milioni di euro per gli allevamenti di tacchini con una capacità produttiva superiore a 250 capi (massimo 1 euro per ogni capo);
- filiera polli: 4 milioni di euro (massimo 0,3 euro a capo);
- filiera avicola imprese di trasformazione, incubatoi e centri di imballaggio uova: 2 milioni di euro (massimo 400.000 euro per azienda).
Le risorse del presente decreto sono destinate alla concessione di contributi nel limite dei 35 mila euro per le imprese agricole e 400.000 per le imprese di trasformazione fissato dal “Quadro temporaneo” sugli aiuti di Stato.