Fecondazione suini: chiarimento fiale non idonee
Il Decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali del 5 dicembre 2019 ha stabilito la metodologia di valutazione per l'ammissione e controllo dei tipi genetici diversi dalle razze tradizionali di riferimento.
I tipi genetici ammessi sono quindi iscritti nella "Lista degli altri tipi genetici", mentre per i tipi genetici non ammessi, che risultavano già in uso, i successivi Decreti del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, rispettivamente del 10 giugno 2021 e del 30 novembre 2021, hanno previsto un periodo transitorio di 12 mesi durante il quale è possibile l'utilizzo dei verri e di 36 mesi durante il quale è possibile l'utilizzo delle scrofe nell'ambito dei circuiti DOP e IGP.
Visto che nei mesi scorsi è scaduto il termine per l’utilizzo del seme di verri di alcune linee genetiche note, quali ad esempio Fomeva11 e Talent Italiano il cui termine di utilizzo è scaduto il 17 febbraio 2023, di seguito si forniscono alcune raccomandazioni al fine di evitare difformità rispetto a quanto previsto dai piani di controllo dei circuiti tutelati dei prosciutti DOP che possono portare all’emanazione di non conformità.
In primo luogo, si fa presente che tutte le aziende registrate nel RIFT e, quindi, abilitate alla produzione di suini destinati al circuito tutelato (DOP/IGP), sono tenute a comunicare entro il giorno 7 del mese successivo tutti i parti e tutti i maiali nati vivi.
Tale dichiarazione nel portale va effettuata da tutte le aziende presenti nel RIFT, anche da quelle che hanno sia animali destinati al circuito tutelato sia animali non destinati al circuito tutelato – aziende cosiddette “promiscue” – o anche se non hanno in produzione suini destinati al circuito tutelato.
Diversa, invece, la prescrizione in merito alla registrazione delle fecondazioni, di cui è previsto l’obbligo in riferimento ai dati semestrali da dichiarare entro il 7 gennaio e il 7 luglio dii ogni anno e solo per quelle inerenti il circuito tutelato.
Facendo un esempio pratico, in merito al seme dei verri FOMEVA 11 e TALENT ITALIANO, nel RIFT andranno registrate le fiale fino alla data del 16 febbraio 2023 compreso. Dopo tale data, se la finalità è la generazione dei capi per il circuito tutelato, non dovranno essere effettuate fecondazioni con tale seme, a meno che non si sia in possesso di un documento che ne attesta l’utilizzabilità per la DOP, visto che alcuni verri di tali linee sono risultati ancora idonei per la fecondazione e ricadenti in altre nuove linee genetiche ammesse. Mentre da tale data sono ammissibili, sempre per la produzione in circuito tutelato, le fiale di verri appartenenti alla linea genetica FOMEVA o TALENT DUROC ITALIA.
Per quanto sopra menzionato, si suggerisce di:
- comunicare che l’allevamento è un “allevamento promiscuo” se si sono utilizzate fiale di linee genetiche non idonee e, quindi, anche per quelle che hanno superato il periodo di idoneità. Si precisa che tale comunicazione va effettuata anche per la sola detenzione di fiale non idonee al circuito tutelato;
- registrare sul portale RIFT solo le fiale idonee al circuito tutelato e tutti i parti e tutti i suini nati vivi, anche quelli non idonei al circuito tutelato;
- tatuare solo i suinetti che provengono da fecondazione effettuata con fiale idonee al circuito tutelato;
- entro il settimo giorno del mese successivo inserire i dati dei suini tatuati;
- entro il 7 gennaio ed il 7 luglio di ogni anno registrare le fecondazioni, effettuate nel semestre precedente, ma solo quelle inerenti il circuito tutelato.
In merito all'attività promiscua, i Piani di Controllo attualmente in vigore delle DOP Prosciutto di Parma e Prosciutto di San Daniele prevedono che l'allevatore deve assicurare:
- l’identificazione, la tracciabilità e la separazione fisica dei suini non destinati al circuito tutelato da quelli destinati al circuito;
- se di composizione e formula diversa, l’alimentazione somministrata ai suini non destinati al circuito tutelato deve essere separata da quella destinata ai suini del circuito tutelato.
Anche in merito ai suini inviati da allevamenti promiscui ad altri allevamenti si devono mettere in atto alcune accortezze ed in particolare:
- registrare separatamente nel DDT il numero dei suini consegnati ai fini del circuito tutelato con l’indicazione “Suini idonei ai fini della produzione DOP” (o altra dicitura equivalente) e il numero di suini consegnati non a tal fine. Si dovranno identificare chiaramente tutti i suini consegnati non ai fini del circuito tutelato;
- effettuare il trasporto e la consegna adottando modalità che consentano la separazione fisica tra i suini destinati alla DOP e quelli non destinati a tal fine.