28.01.2016
Il commento di Confagricoltura Brescia dopo l'accordo di Roma
latte, ok all’intesa sull’indicizzazione, ma servono interventi su più fronti. il bresciano luigi barbieri, presidente nazionale della federazione di prodotto, valuta positivamente la ricerca di unità della filiera, ma chiede sempre più concertazione tra le parti per valorizzare il prodotto italiano, da promuovere con un’adeguata campagna pubblicitaria
“l’incontro di oggi è stato positivo perché conferma la volontà di tutti gli attori del comparto lattiero caseario italiano di voler proseguire in un’unica direzione ma, per superare questa fase di estrema difficoltà per le stalle italiane, abbiamo bisogno di misure concrete ed immediate su più fronti”. È questo il commento a caldo del bresciano luigi barbieri, presidente della federazione nazionale prodotto latte di confagricoltura, al termine del tavolo ministeriale che ha riunito le rappresentanze agricole sindacali, gli industriali e la grande distribuzione organizzata. in attesa della ripresa del confronto per il prezzo del latte alla stalla (solo per il mese di febbraio sarà ancora in vigore l’accordo con lactalis a 36 centesimi), è necessario muoversi su più fronti: “diamo atto alla gdo di aver dato visibilità sugli scaffali ai prodotti al 100% italiani, come previsto dal protocollo di intesa firmato a roma – spiega luigi barbieri -, ma chiediamo di essere parte attiva, perché confagricoltura può dare il suo apporto in termini di idee commerciali e prodotti agroalimentari: siamo pronti per lavorare a fianco di chi crede che il made in italy sia un valore da difendere dalle stalle al consumatore”. positivo è anche il decreto firmato oggi di ripartizione dei 25 milioni di euro che agea provvederà a erogare già dalle prossime giornate come aiuti diretti agli agricoltori. e va nella direzione giusta, secondo confagricoltura, l’intesa sull’indicizzazione raggiunta oggi. “ma ribadiamo – dice barbieri - la necessità di una maggiore concertazione tra i soggetti, perché alcune multinazionali si stanno muovendo in direzione totalmente opposta alla nostra volontà di applicare un modello di indicizzazione in accordo con gli industriali, per valorizzare il latte italiano. sollecitiamo infine una campagna di promozione del prodotto lattiero-caseario italiano – conclude il presidente – perché siamo sommersi da campagne pubblicitarie di totale disinformazione scientifica che stanno screditando in maniera scellerata tutto il mondo agricolo; anche in questo caso, noi siamo pronti a fare la nostra parte”.