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Psr, attivati i bandi 2024 per gli interventi a superficie
07/05/2024

Psr, attivati i bandi 2024 per gli interventi a superficie

Regione Lombardia ha aperto nei giorni scorsi, i bandi 2024 riferiti alle misure agroambientali del PSR

Gli interventi denominatati con la sigla SRA promuovono l’introduzione e il mantenimento di pratiche agricole a basso impatto ambientale, proponendo modelli produttivi più attenti a un uso sostenibile delle risorse; infatti, incentivano una gestione ambientalmente sostenibile delle attività agricole, in termini di tutela della qualità delle acque e dei suoli agricoli, di salvaguardia della biodiversità e di valorizzazione del paesaggio agrario. Intendono, altresì, accordare un sostegno alle attività di tutela della biodiversità attraverso la conservazione di razze animali autoctone a rischio di estinzione/erosione genetica, in modo da garantire la conservazione del patrimonio genetico di interesse lombardo.

 

Interventi SRA attivati nell’anno 2024:

SRA01 - Produzione integrata

SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli

SRA06 - Cover crops (solo conferme e non domande nuove)

SRA08 - Gestione dei prati e dei pascoli permanenti

SRA10 - Gestione attiva infrastrutture ecologiche

SRA14 - Allevatori custodi dell’agrobiodiversità

SRA 19 - Riduzione impiego fitofarmaci

SRA22 - Impegni specifici risaie

SRA29 - Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica

 

Nel 2024 è prevista:

- L’attivazione di nuovi impegni per gli interventi SRA01, SRA03, SRA08, SRA10, SRA14, SRA19, SRA22, SRA29, (da richiedere con una domanda di sostegno per i nuovi beneficiari o con una domanda di pagamento per i richiedenti già beneficiari di altri interventi SRA)

- La conferma di impegni già avviati per i soli interventi SRA03, SRA06, SRA08, SRA14, SRA22 AZIONE 1, SRA29, attivati nel 2023 (da richiedere con una domanda di pagamento)

 

I beneficiari degli interventi SRA sono tenuti al rispetto dei seguenti obblighi:

· Condizionalità rafforzata riguardante gli impegni previsti dai Criteri di Gestione Obbligatoria e le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali

· Condizionalità sociale inerente alle condizioni di lavoro e agli obblighi del datore di lavoro

· Requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti, dei prodotti fitosanitari e al benessere animale

· Mantenimento della superficie agricola in uno stato idoneo al pascolo o alla coltivazione Il dettaglio degli obblighi elencati sopra è specificato nell’allegato A del bando.

Il periodo di impegno per tutti gli interventi è pari a 5 anni e la durata della singola annualità è riferita all’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre).

Tutte le superfici aziendali devono essere dichiarate nella domanda di sostegno e pagamento. Le superfici sono sempre suddivise in “superfici a premio” e “superfici non a premio”; in taluni interventi è possibile trovare anche l’ulteriore suddivisione “superfici non a premio ma assoggettate all’impegno”. Gli impegni sono applicabili ad “appezzamenti fissi” e ad “appezzamenti variabili”, così come precisato nei singoli interventi SRA. La perdita delle condizioni di ammissibilità, descritte per ciascun intervento SRA nello specifico capitolo del bando, genera la decadenza totale dell’impegno, con recupero dei premi erogati nell’anno di mancato rispetto delle condizioni di ammissibilità e nelle annualità precedenti.

Di seguito una breve sintesi degli interventi per ulteriori dettagli si rimanda al testo del bando.

SRA01 - Produzione integrata

Cosa finanzia
L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti, attraverso il rispetto di Disciplinari di Produzione Integrata e l’adesione al Sistema di Qualità Nazionale Produzione integrata (SQNPI) con tutta la SAU aziendale investita a colture erbacee (seminativi, foraggere - esclusi prato permanente e pascolo -, orticole) e/o colture arboree (vite, fruttiferi, olivo) per un periodo pari a 5 anni.

La superficie minima di adesione è di: 0,5 ettari per colture orticole e arboree in collina e montagna ISTAT; 1 ettaro per tutte le colture su tutto il territorio regionale.

L’intervento contribuisce a una più efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo, al sequestro del carbonio nel suolo e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

 

SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli

Cosa finanzia
L’adozione di tecniche di lavorazione ridotta dei suoli quali:

· Semina su sodo/No tillage - Azione 1

· Minima Lavorazione/Minimum tillage e/o tecniche di Lavorazione a bande / strip tillage - Azione 2

sui seminativi annuali, a eccezione dei terreni a riposo e dei prati mono e polifiti da vicenda, per un periodo pari a 5 anni. Sulle superfici oggetto di impegno è vietato l’utilizzo di fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D. Lgs. n. 152/2006 e sono ammessi esclusivamente i fertilizzanti riconosciuti ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009.

La superficie minima di adesione è di 5 ettari.

Sono escluse le superfici che hanno già beneficiato del contributo per lo stesso impegno nei precedenti periodi di programmazione dello Sviluppo Rurale

L’intervento contribuisce alla conservazione del suolo attraverso la diffusione di tecniche di coltivazione che ne minimizzano il disturbo e favoriscono il miglioramento della sua fertilità e concorre sia all’adattamento ai cambiamenti climatici, in quanto consente di aumentare la capacità del terreno di assorbire e di trattenere l’acqua nonché di stoccare carbonio, sia alla mitigazione dei cambiamenti climatici, riducendo l’emissione di CO2.

 

 

SRA06 – Cover Crops  (non sono ammesse per il 2024 nuove domande)

Cosa finanzia
La semina annuale di cover crops (Avena strigosa, Segale, Senape bianca, Facelia, Rafano, Veccia vellutata/del Bengala, Trifoglio alessandrino, Sorgo, Panico, Vigna, Crotalaria e Loiessa, seminate in purezza o in miscuglio) sulle superfici a seminativo - a esclusione dei prati avvicendati e dei terreni lasciati a riposo - per un periodo pari a 5 anni.
Su riso possono essere utilizzate unicamente veccia, trifoglio o miscugli di leguminose e graminacee.

Le cover crops devono rimanere in campo almeno 120 giorni e, in seguito, devono essere sovesciate, oppure allettate e lasciate sul suolo come pacciamatura. Sulle cover crops è vietato l’impiego di: presidi fitosanitari o diserbanti; fertilizzanti di tipo chimico, fanghi e ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.Lgs. n. 152 del 2006, fertilizzanti organici le cui matrici costituenti non siano ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009.

La superficie minima di adesione è di 5 ettari.

L’intervento contribuisce alla riduzione della lisciviazione dei nitrati nelle acque, al miglioramento della struttura e fertilità del suolo, all’aumento del sequestro di carbonio organico nel suolo, alla riduzione delle emissioni di gas serra e più in generale all’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

 

SRA08 – Gestione dei prati e dei pascoli permanenti

Cosa finanzia
L’adozione di una gestione sostenibile dei prati permanenti di pianura ISTAT, per una durata pari a 5 anni, finalizzata alla salvaguardia della biodiversità. La gestione sostenibile consiste:

a) nell’utilizzo di barre di involo per effettuare gli sfalci;

b) nel ridurre il numero di sfalci rispetto alla pratica ordinaria e effettuare gli sfalci secondo specifiche tempistiche previste nel bando;

c) nel divieto di fertilizzanti chimici di sintesi, fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.lgs. n. 152 del 2006, fertilizzanti organici le cui matrici costituenti non sono ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009; d) nell’utilizzo esclusivo di diserbanti e altri prodotti fitosanitari ammessi dall’agricoltura biologica;

e) nell’assicurare il contenimento meccanico/manuale della flora invasiva.

La superficie minima di adesione è di 1 ettaro.

L’intervento è finalizzato alla salvaguardia della biodiversità.

 

 

SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche

Cosa finanzia
La gestione attiva di fasce tampone boscate, siepi, filari, zone umide - infrastrutture ecologiche realizzate e collaudate a partire dal 2022 con la Sottomisura 4.4 4 (Sostegno ad investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali) del PSR Lombardia 2014-2022 e con l’intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) del PSP 2023-27 - e delle marcite, per una durata pari a 5 anni.

La superficie minima di adesione per le marcite è di 1 ettaro e, per tutte le altre infrastrutture, è pari a quella collaudata con la Sottomisura 4.4 del PSR Lombardia 2014-2022 e con l’intervento SRD04 del PSP 2023-2027.

Le azioni attivate contribuiscono alle funzioni di connessione ecologica, sosta, rifugio, alimentazione e riproduzione della fauna selvatica, nonché al mantenimento delle funzioni di protezione del suolo dall’erosione, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla riduzione delle perdite di nutrienti nelle acque superficiali e sotterranee.

 

 

SRA14 - Allevatori custodi dell’agrobiodiversità

Cosa finanzia
L’allevamento di animali appartenenti ad una o più razze a rischio di estinzione/erosione genetica quali:

· Bovini: Varzese-Ottonese, Cabannina, Bianca di Val Padana (o Modenese), Rendena, Bruna originaria.
· Ovini: Pecora di Corteno, Pecora Brianzola, Pecora Ciuta, Pecora Bergamasca.
· Caprini: Capra di Livo o Lariana, Capra Orobica o di Valgerola, Capra Frisa Valtellinese o Frontalasca, Capra Bionda dell'Adamello, Capra Verzaschese.
· Equidi: Cavallo Tiro Pesante Rapido (TPR), Asino Romagnolo.

per un periodo pari a 5 anni.

La consistenza minima dell’allevamento per l’adesione all’intervento è di: 1,5 UBA per gli Ovi-caprini; 3 UBA per i Bovini; 1 UBA per gli Equidi.

L’intervento è finalizzato a salvaguardare la biodiversità, limitando il fenomeno di erosione delle risorse genetiche animali autoctone, soppiantate da razze di nuova introduzione più produttive, con migliori performances riproduttive ed ubiquitarie.

 

 

SRA19 - Riduzione impiego fitofarmaci

Cosa finanzia
L’applicazione di tecniche di gestione agronomica, per un periodo pari a 5 anni, volte a:
· ridurre la deriva durante la distribuzione dei prodotti fitosanitari di almeno il 50% su tutta la SAU aziendale (tranne prati permanenti, pascoli e terreni lasciati a riposo) - Azione 1

· limitare l’impiego dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive classificate come candidate alla sostituzione ai sensi del Reg. (CE) n. 1107/2009 su tutta la SAU aziendale investita con le colture ammesse a premio afferenti ad un medesimo gruppo coltura (GC): GC arboree, GC erbacee e GC orticole - Azione 2

· adottare strategie avanzate di difesa delle colture basate sui metodi biotecnologici e biologici su tutta la SAU aziendale investita con le colture ammesse a premio afferenti ad un medesimo gruppo coltura (GC): GC frutticole, GC vite e GC mais - Azione 3

La superficie minima di adesione è:
· Azione 1: 1 ettaro
· Azione 2: arboree: 1 ettaro; erbacee: 7 ettari; orticole: 5 ettari. In alternativa 10 ettari dati dalla sommatoria dei singoli gruppi colturali
· Azione 3: frutticole: 1 ettaro; vite: 1 ettaro; mais: 7 ettari

La riduzione dell’impatto dell’uso di prodotti fitosanitari avviene, ad esempio, tramite:
· l’utilizzo degli ugelli anti deriva ad iniezione d'aria, ugelli a specchio per barre irroratrici per colture erbacee (gli ugelli devono essere sostituiti almeno due volte nel corso del quinquennio) e di macchine per i trattamenti fitosanitari dotate della certificazione volontaria di regolazione strumentale (vedi punto A.3.7 del Decreto 22/1/2014) - Azione 1

· il non superamento del numero massimo annuale di trattamenti con sostanze attive candidate alla sostituzione differenziato per coltura, come previsto dal bando; il divieto di erbicidi nell’interfila per le colture arboree e l’obbligo di diserbo localizzato in bande, la cui larghezza complessiva non deve superare il 30% della superficie totale del frutteto - Azione 2

· l’impiego di almeno un metodo di difesa a basso impatto ambientale tra quelli indicati nel bando per l’Azione 3 come ad esempio: confusione sessuale con dispenser tradizionali o spray (aerosol) su drupacee, pomacee e noce; Antocoride su Pero per difesa da Psylla piri; Trichoderma per il Mal dell'esca su vite; Bacillus thuringiensis per difesa da Piralide su mais (sono esclusione trattamenti insetticidi specifici per Piralide)

Per tutte le Azioni è vietato:

a) l’utilizzo dei fertilizzanti le cui matrici costituenti non siano ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009;

b) l’utilizzo dei fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del Dlgs n. 152/2006.

L’intervento, limitando l’impatto dei prodotti fitosanitari sulle superfici agricole, contribuisce a migliorare la qualità delle acque e a favorire la biodiversità.

 

 

SRA22 - Impegni specifici risaie

Cosa finanzia
Una migliore gestione dell’acqua nelle risaie, per un periodo pari a 5 anni, che si concretizza attraverso la:

· Semina in acqua del riso - Azione 1
· Realizzazione di un fosso di specifiche dimensioni all’interno della camera di risaia, - Sottoazione 2.1

· Destinazione di una porzione di superficie, investita a risaia nell’anno precedente, ad area non coltivata e costantemente allagata nel periodo compreso tra la sommersione iniziale delle camere di risaia destinate alla produzione e il loro prosciugamento funzionale alla raccolta - Sottoazione 2.2

La superficie minima di adesione per l’Azione 1 e la Sottoazione 2.1 è pari ad almeno il 10% della superficie aziendale coltivata a riso e comunque non inferiore ad 1 ettaro; mentre per la Sottoazione 2.2 non deve essere superiore all’1% della superficie aziendale investita a risaia e non meno di 1.000 m2.

Per tutte le Azioni è vietato: l’utilizzo dei fertilizzanti le cui matrici costituenti non siano ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009 e l’utilizzo dei fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006.

L’intervento è finalizzato a preservare la biodiversità in risaia (al fine di evitare che le ripetute asciutte diventino trappole ecologiche per gli organismi acquatici) e limitare la competizione della richiesta d’acqua con altre colture nel medesimo periodo causato dal differimento della prima sommersione e dalle ripetute asciutte.

 

 

SRA29 - Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica

Cosa finanzia
La conversione dall’agricoltura convenzionale all’agricoltura biologica (Azione 1) e il mantenimento dell’agricoltura biologica (Azione 2), per un periodo pari a 5 anni, aderendo con tutta la SAU aziendale oppure tutta la SAU riferita a unità di produzione separate e distinguibili dalle unità non biologiche.

La SAU aziendale richiedibile a premio è costituita da tutte le colture esclusi i terreni a riposo. Nei comuni ricadenti in aree svantaggiate di montagna i prati permanenti/pascoli/prati-pascolo sono ammissibili SOLO se presente in azienda un allevamento biologico.

La superficie minima di adesione è di 0,5 ettari in collina e montagna ISTAT e di 1 ettaro in pianura ISTAT.

L’intervento contribuisce alla salvaguardia della biodiversità, alla valorizzazione del paesaggio agrario grazie ad una più efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo, al sequestro del carbonio nel suolo e alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

 

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA

La domanda di sostegno/pagamento deve essere presentata esclusivamente per via informatica, tramite il portale SISCO di Regione Lombardia entro il 15 maggio 2024, con possibile proroga a data da definirsi.

Per le domande e ogni chiarimento il riferimento è l’ufficio zona di competenza.