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RISCHIO AFLATOSSINE
07.04.2016

RISCHIO AFLATOSSINE

IL PIANO  STRAORDINARIO DI CONTROLLO

DEL RISCHIO AFLATOSSINE NELLE AZIENDE DI PRODUZIONE DI LATTE

 

Si informa che fino al 31 luglio 2016 la Regione Lombardia ha messo in atto il PIANO STRAORDINARIO DI CONTROLLO DEL RISCHIO AFLATOSSINE.

Le misure straordinarie possono essere revocate da Regione Lombardia solo al superamento dell’emergenza.

In questa fase di emergenza ogni produttore di latte deve documentare agli organi di controllo  l’effettuazione di analisi per la ricerca di aflatossine al fine di garantire la conformità delle proprie produzioni.

 

MATERIE PRIME  (limiti di legge: > 20 ppb)

L’allevatore deve procedere:

 

- Ad effettuare analisi in autocontrollo delle materie prime (principalmente mais –Insilato di mais – Cotone) a maggior rischio contaminazione. Le analisi vanno effettuate ad ogni modifica della razione alimentare giornaliera o nel caso di utilizzo di nuovi alimenti a rischio.

 

- Ad acquisire e conservare le certificazioni attestanti l’idoneità degli alimenti acquistati.

 

LATTE (limiti di legge: > 40 ppt - livello di attenzione/ > 50 ppt – livello di allarme) 

L’allevatore deve dimostrare agli organi di controllo:

 

- Che fino al 15 marzo 2016  ha  effettuato  il rispetto del piano di autocontrollo aziendale e comunque  è in grado di produrre  almeno un rapporto di prova  recente sul latte di massa con valore < 40 ppt (Livello di Attenzione).

 

- Che dal 15 marzo 2016    ha eseguito  almeno un prelievo sul latte di massa afrequenza settimanale.  Il produttore può concordare che le analisi vengano effettuate dal Caseificio  su campioni relativi alla singola azienda conferentepurché copia  dei referti di laboratorio sia conservata in azienda.

I veterinari ufficiali possono concedere all’azienda agricola una deroga all’esecuzione dell’analisi settimanale valutati i volumi tecnici produttivi, la realtà territoriale e  gli esiti dei precedenti controlli.

 

ATTENZIONE:  il Ministero della Salute ha precisato che l’utilizzo di test rapidi immunoenzimatici (Test Rapido), in caso di emergenza dichiarata, è consentito  solo  per i controlli aggiuntivi rispetto a quelli sopra previsti. 

 

COSA FARE SE LE ANALISI  DEL LATTE  SUPERANO LA SOGLIA DI 40 PPT?

L’agricoltore deve:

  1. avvisare il Servizio veterinario ed il caseificio entro 12 ore dall’acquisizionedell’esito analitico.
  2. individuare le azioni correttive da mettere in atto per ridurre il rischio  (es:    modifica razione alimentare).
  3. procedere a successive analisi che documentino il rientro a valori < 40 ppt  (le analisi devono essere effettuate in laboratorio accreditato)

 

In tal caso il Servizio veterinario attiverà il sopralluogo per la verifica della gestione aziendale.

 

COSA FARE SE LE ANALISI  DEL LATTE  SUPERANO LA SOGLIA DI 50 PPT?

L’agricoltore deve:

 

  1. avvisare il Servizio veterinario ed il caseificio  entro le 12 ore dall’acquisizione dell’esito analitico;
  2. sospendere immediatamente  il conferimento del latte;
  3. smaltire il latte  contaminato  (concimaia – biogas) e produrre  l’autocertificazione al Servizio veterinario;
  4.  adottare azioni correttive sull’alimentazione degli animali ( es: modifica razione alimentare) ;
  5. ripetere le analisi in autocontrollo presso un laboratorio accreditato per verificare il rientro nei parametri ;
  6. concordare con il Servizio veterinario il campionamento ufficiale ai fini della ripresa della consegna. In tal caso infatti  il conferimento del latte crudo può essere ripreso solo a seguito di esito analitico < 50ppt di un CAMPIONE UFFICIALE  a cura del Servizio veterinario ATS.

 

Contatti utili:

distrettoveterinariobrescia@ats-brescia.it

Telefono: 030.3839013 - Fax  030.3839055 

 

distrettoveterinariolonato@ats-brescia.it

Telefono: 030.9148200 - Fax  030.9148221

 

distrettoveterinarioleno@ats-brescia.it

Telefono: 030.9078409 - Fax  030.9078455

 

distrettoveterinariorovato@ats-brescia.it

Telefono: 030.7007263 /260 - Fax  030.7007256