Giovanni Garbelli: “Raggiunto un punto di equilibrio tra sostenibilità economica per le imprese e aspettative dei lavoratori”

SIGLATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO PROVINCIALE DEGLI OPERAI AGRICOLI

Giovanni Garbelli: “Raggiunto un punto di equilibrio tra sostenibilità economica per le imprese e aspettative dei lavoratori”
Chiusa una lunga trattativa che interessa più di 10 mila addetti e oltre 1500 aziende agricole bresciane. Per il presidente di Confagricoltura Brescia l’accordo è un soddisfacente bilanciamento tra la necessità di mantenere un costo del lavoro sostenibile per le imprese e l’esigenza di salvaguardare il potere di acquisto dei dipendenti.

Lo scorso 3 febbraio è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Brescia per il quadriennio 2020-2023, scaduto nel dicembre 2019, come da tradizione siglato nella sede provinciale di Confagricoltura Brescia.

“Confagricoltura Brescia – commenta il presidente Giovanni Garbelli – in forza della sua rappresentanza tra i datori di lavoro nel settore agricolo della nostra provincia ha condotto in porto questa lunga trattativa con grande equilibrio e senso di responsabilità”.

L’accordo raggiunto conferma il dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e chiude un importante contratto che coinvolge oltre 1500 aziende agricole bresciane e più di 10 mila lavoratori. “In un contesto socioeconomico molto complesso per l’intero Paese – continua Garbelli – in cui si riflettono le pesanti difficoltà derivanti dall’emergenza Coronavirus, abbiamo trovato un punto di equilibrio che tiene prioritariamente conto della sostenibilità economica per le imprese, facendo comunque la nostra parte per venire incontro alle aspettative di quanti sono impegnati nelle nostre aziende”. Il nuovo contratto provinciale, da sempre riferimento anche a livello nazionale, prevede una crescita salariale del 1,8%, pari mediamente a 26 euro mensili differenziato per inquadramento e mansione.  Un aumento che tiene conto anche dell’anno 2020, in cui le buste paga sono rimaste inalterate, rappresentando così – secondo Confagricoltura – un soddisfacente bilanciamento tra la necessità di mantenere un costo del lavoro sostenibile per le imprese e l’esigenza di salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori. L’accordo siglato prevede anche un aumento medio dell’“indennità di Aprile” di 20 euro annui per il quadriennio di validità del contratto su scala provinciale.

Tra gli altri punti salienti va ricordato il rafforzamento del welfare, con l’impegno a costituire l’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale che avrà funzioni e finalità diverse da quelle oggi svolte dalla Cassa indennità malattia e maternità, ente che continuerà la propria attività con la clausola di non gravare con maggiori oneri contributivi per le aziende e i loro dipendenti. Le parti firmatarie hanno raggiunto anche un’intesa per favorire e sviluppare, nell’ambito degli enti bilaterali, le politiche di prevenzione e sostegno ai lavoratori e ai datori di lavoro in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

In tema di appalti, sono state introdotte alcune disposizioni per una maggior trasparenza e garanzia per le aziende. Per quanto riguarda invece l’inquadramento degli operai agricoli e forestali, venendo incontro alle tante nuove attività sviluppate nel settore agricolo, sono state definite nuove mansioni, così come un nuovo articolo va a regolare l’utilizzo, mediante un accordo tra le parti, della reperibilità.


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