L’APPUNTAMENTO LUNEDÌ 21 OTTOBRE A LENO
Ingressi illegali negli allevamenti, un incontro di Confagricoltura per approfondire gli strumenti di tutela degli allevatori
Il presidente Giovanni Garbelli: “Intollerabili le situazioni di violazione della proprietà privata che mettono anche a rischio il benessere animale e la biosicurezza. Basta con gli attacchi mediatici e le accuse indiscriminate e ingiustificate che danneggiano la reputazione e la credibilità sociale del settore agricolo e zootecnico”
Gli ingressi non autorizzati negli allevamenti continuano ad essere sempre più frequenti. Lo scopo di questi interventi è spesso quello di creare ad arte immagini per gettare discredito sull’attività zootecnica, in particolare nel comparto suinicolo. “Il mondo allevatoriale – afferma Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – è oggetto di attacchi mediatici caratterizzati da accuse indiscriminate e spesso ingiustificate che danneggiano la reputazione e la credibilità sociale del settore agricolo e zootecnico”.
Come già accaduto in altri Paesi europei, secondo Confagricoltura Brescia è tempo di mettere in atto tutte le azioni necessarie per mettere fine a questa situazione che costituisce peraltro un grave rischio per il benessere degli animali e soprattutto per la biosicurezza, messa in pericolo dall’ingresso di persone non autorizzate. “Vogliamo quindi dare – sottolinea Garbelli – il massimo supporto agli allevatori per rispondere con mezzi adeguati a queste intrusioni”.
Per approfondire quali siano gli strumenti di tutela del lavoro, dell’onore e della privacy dell’allevatore, Confagricoltura Brescia ha organizzato un incontro lunedì 21 ottobre, alle ore 17, nell’ufficio zona di Leno, in via Colombo 9.
Dopo l’introduzione di Giovanni Favalli, presidente della Sezione economica suinicola, interverranno Fabio Fasani, docente di Diritto penale a Pavia, e Serafino Valtulini, allevatore e veterinario, con il coordinamento dell’avvocato Francesco Fasani e le conclusioni del presidente Garbelli.
“Con la collaborazione di professionisti del settore – spiega Valtulini – intendiamo affrontare le implicazioni tecniche e giuridiche legate ad un tema continuamente sotto i riflettori per individuare le azioni volte alla tutela degli allevatori. Vogliamo capire – prosegue – come difendere da un punto di vista legale non solo la violazione della proprietà privata, ma anche l’immagine del settore che viene gravemente danneggiata da attacchi diffamatori”.
“Non abbiamo nulla da nascondere: sono infatti numerose le occasioni per vedere da vicino le nostre realtà produttive – prosegue il presidente Garbelli -: dagli agriturismi alle fattorie didattiche, ma non solo. Ospitiamo nei nostri allevamenti giovani in alternanza scuola lavoro e nelle visite organizzate, come in occasione del Pmi day in collaborazione con Aib. Non sono invece più tollerabili – prosegue – gli ingressi illegali che, ammantandosi di un presunto diritto di cronaca, hanno il solo scopo di amplificare situazioni isolate e ingigantite. Gli allevatori bresciani – conclude – hanno fatto in questi anni enormi passi avanti sul fronte del benessere animale, investendo in tecnologia e capacità manageriali: siamo spesso ben oltre gli obblighi di legge in materia, in una logica di sostenibilità che stiamo perseguendo da molto tempo”.