Revisione Autorizzazione integrata ambientale, Confagricoltura e Cia chiedono un incontro urgente al presidente della Provincia

IL CALENDARIO DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE È STATO PUBBLICATO SOLO SUL SITO INTERNET
Revisione Autorizzazione integrata ambientale, Confagricoltura e Cia chiedono un incontro urgente al presidente della Provincia
Il presidente Francesco Martinoni: “Le aziende interessate dalla prima scadenza del 30 giugno sono ben 50 e non sono state avvisate: ci sembra improprio dal punto di vista normativo e contrario alla logica di collaborazione che finora è stata presente tra amministrazione e settore primario”

Con una lettera inviata al presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, e al vicepresidente Andrea Ratti, Confagricoltura Brescia e Cia Est Lombardia chiedono un incontro urgente per individuare una soluzione immediata alla questione della revisione delle Autorizzazioni integrate ambientali in capo agli allevamenti bresciani soggetti ad AIA.
Infatti la Provincia di Brescia ha definito un calendario che riguarda 215 impianti zootecnici (allevamenti suinicoli e avicoli), disponendo la presentazione delle istanze di revisione a partire dal prossimo 30 giugno e fino al dicembre 2019. La prima scadenza, quella del 30 giugno prossimo, interessa ben 50 imprese agricole.
“Le aziende – scrivono Francesco Martinoni e Luigi Panarelli, rispettivamente presidente di Confagricoltura Brescia e di Cia Est Lombardia – non hanno ricevuto formale comunicazione dell’avvio del procedimento di riesame: questo adempimento è quindi stato sostituito dalla semplice pubblicazione di un avviso sul sito internet istituzionale della Provincia”.
Si tratta di un approccio e di una modalità di gestione che le organizzazioni agricole non ritengono accettabili. “Il riesame dell’autorizzazione – scrivono ancora Martinoni e Panarelli – rappresenta un adempimento di grande rilievo per le aziende interessate, non solo per la complessità delle domande di riesame, ma soprattutto per gli adempimenti strutturali che gli interessati sono chiamati ad adottare in coerenza con le prescrizioni formulate dall’Autorità competente”.
Peraltro l’omissione dell’adempimento entro la data indicata nel calendario comporta una sanzione amministrativa tra 10.000 e 60.000 euro.
“Il mancato avviso di avvio del procedimento ai diretti interessati – sottolineano Confagricoltura Brescia e Cia Est Lombardia -, che giudichiamo improprio anche dal punto di vista normativo, viene inoltre meno ad una corretta prassi di relazione tra pubblica amministrazione e imprese: rileviamo infine l’assenza del coinvolgimento delle organizzazioni agricole, nemmeno in termini di comunicazione”.
Ecco perché Martinoni e Panarelli ritengono fondamentale incontrare i vertici della Provincia e ripristinare in questo modo la “logica di collaborazione che finora è stata presente tra amministrazione provinciale e settore primario”.


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