Agricoltura di montagna, Garbelli: “Politiche regionali incisive, proseguiamo lungo il cammino della tutela delle produzioni territoriali”

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L’INIZIATIVA ALLA MALGA ARCINA

Agricoltura di montagna, Garbelli: “Politiche regionali incisive, proseguiamo lungo il cammino della tutela delle produzioni territoriali”
Il presidente di Confagricoltura Brescia: “Positive le linee guida per la gestione degli alpeggi. Ora auspichiamo interventi a supporto del caseificio Cissva, promozione in vista delle Olimpiadi ed azioni concrete per contenere la fauna selvatica”

Si è svolto questa mattina alla malga Arcina, sui monti di Bienno, al centro del Passo Croce Domini, il tradizionale appuntamento organizzato dall’azienda agricola Prestello, condotta da Barbara Bontempi e socia di Confagricoltura Brescia, nell’ambito dell’iniziativa “Malghe aperte Silter Dop”.

L’iniziativa è stata occasione per un confronto con gli associati camuni e con i rappresentanti delle istituzioni locali sulle politiche per l’agricoltura di montagna.

Secondo Confagricoltura Brescia, è positivo il bilancio di quanto finora realizzato. “Abbiamo auspicato e condiviso – spiega Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – l’approvazione delle linee guida per la gestione degli alpeggi pubblici, sottratti a spinte speculative grazie alle nuove norme. Inoltre, si è concretizzato l’accordo per il sostegno alle spese dovute allo smaltimento delle carcasse. Quest’anno poi – prosegue Garbelli – le aziende montane potranno godere di un consistente aumento dell’indennità compensativa prevista dal Psr proprio per le aree svantaggiate”.

I dirigenti di Confagricoltura Brescia presenti all’incontro hanno sottolineato come sia importante continuare a tutelare le produzioni montane attraverso azioni di promozione territoriale, anche in vista delle Olimpiadi invernali ospitate in Lombardia nel 2026.

“Auspichiamo – afferma ancora il presidente Garbelli – interventi a supporto del piano di rilancio del caseificio Cissva, un’importante realtà al servizio della zootecnia da latte camuna, ed azioni più incisive per il contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica, con il pieno ristorno dei danni. Infine – conclude Garbelli -, come già sottolineato nell’incontro con l’assessore Rolfi dedicato al settore vitivinicolo, ci auguriamo che sia effettuata un’attenta valutazione dell’ipotesi di costituire una Igt Lombardia per non troncare l’esperienza positiva del recupero della viticoltura camuna, che merita di valutare il passaggio alla Doc, ed il lavoro fatto in questi anni sul territorio”.


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