Agricoltura in montagna, a Bienno il secondo incontro del “Tavolo” convocato dall’assessore regionale Fabio Rolfi

AL CENTRO LA GESTIONE DEGLI ALPEGGI
Agricoltura in montagna, a Bienno il secondo incontro del “Tavolo” convocato dall’assessore regionale Fabio Rolfi
Oltre alle questioni legate alle concessioni, secondo la delegazione di Confagricoltura Brescia intervenuta al confronto è necessario affrontare i temi del mantenimento delle strutture e della valorizzazione del patrimonio prato-pascolivo

Si è svolto giovedì scorso a Bienno, in Valcamonica, il secondo incontro del “Tavolo per l’agricoltura montana” convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi.
La corretta gestione delle superfici prative e pascolive rappresenta infatti una peculiarità della zootecnia montana ed è indispensabile per l’equilibrio ambientale e paesaggistico, oltre a rappresentare una grande opportunità per l’economia agricola montana.  Proprio per questo, in occasione del primo incontro del Tavolo, convocato lo scorso 22 giugno, era stato programmato un ulteriore approfondimento sulla gestione degli alpeggi di proprietà pubblica e sulla valorizzazione dell’alpicoltura.
“In autunno intendo portare in Giunta una delibera che approvi le linee guida per la gestione delle malghe e per l’esercizio dell’attività di alpeggio”. Questo è quanto ha anticipato l’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi in occasione del secondo round del Tavolo.
Partendo dall’esperienza dell’Ersaf, l’Ente regionale di sviluppo agricolo e forestale, presente alla discussione con il direttore Massimo Ornaghi, l’obiettivo della Regione Lombardia è di giungere alla definizione di strumenti a servizio dei Comuni proprietari delle malghe e dei loro concessionari.
Sul ruolo socio-economico e ambientale dei pascoli di montagna, Confagricoltura Brescia è intervenuta al tavolo presentando il proprio documento “Proposte per la valorizzazione degli alpeggi”.
Oltre alle questioni strettamente legate alle concessioni, a partire dai criteri di assegnazione con priorità alle aziende agricole locali, canone e durata degli affitti, è necessario – ha ribadito la delegazione di Confagricoltura Brescia – affrontare altri temi connessi agli alpeggi, tra cui il mantenimento delle strutture e la valorizzazione del patrimonio prato-pascolivo.
Va infatti incentivato il recupero delle superfici che hanno subito la progressiva espansione della vegetazione arboreo-arbustiva, modificando, laddove necessario per questo obiettivo, le disposizioni in materia di pianificazione forestale.
“Negli interventi pubblici a sostegno di queste attività – ha evidenziato nel suo intervento Domenico Foppoli, membro del Consiglio direttivo di Confagricoltura Brescia – vanno tenute in debita considerazione le caratteristiche di ogni singolo pascolo. Disponibilità di viabilità d’accesso, presenza della rete elettrica, pendenza dei pascoli, sono – come ha spiegato Foppoli – tra i fattori che più condizionano l’attività in malga ed è imprescindibile tenerne conto, a partire dalle misure del Psr”.
La decisione di arrivare a linee guida regionali ha trovato il pieno sostegno di tutti i soggetti del tavolo, che vede la partecipazione, oltre che delle organizzazioni agricole, anche della Comunità Montana della Valle Camonica.
“Confagricoltura Brescia si augura – ha sottolineato il consigliere Ermes Chiarolini – che si trovino con i Comuni proprietari delle malghe forme di condivisione delle indicazioni regionali, anche attraverso incentivi che compensino le riduzioni dei canoni”.


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