LA DELEGAZIONE BRESCIANA NEL CUORE DELLE ISTITUZIONI EUROPEE
Confagricoltura Brescia a Bruxelles per l’assemblea nazionale Martinoni: “In Europa per tutelare e promuovere la nostra agricoltura”
Presenti, insieme ai vertici dell’organizzazione provinciale, anche i consiglieri regionali Claudia Carzeri, Simona Tironi, Francesca Ceruti e Gabriele Barucco. Il presidente: “Tagliare i fondi
al settore primario europeo rappresenterebbe un grave errore strategico”
Confagricoltura ha scelto Bruxelles, sede delle principali istituzioni dell’Unione europea, per svolgere la propria assemblea annuale, alla presenza di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, del nuovo ministro delle Politiche agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio, e del Commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan.
Brescia è stata presente all’appuntamento, nella splendida cornice della Bibliothèque Solvay, a pochi passi dal palazzo del Parlamento, con una delegazione di primo piano. Il presidente di Confagricoltura Brescia, Francesco Martinoni, è stato infatti affiancato dai vicepresidenti Luigi Barbieri, Oscar Scalmana e Giovanni Garbelli e dal direttore Gabriele Trebeschi. Hanno partecipato ai lavori anche alcuni politici bresciani: i consiglieri regionali Claudia Carzeri, Simona Tironi, Francesca Ceruti e Gabriele Barucco, e l’europarlamentare Oscar Lancini.
Numerosi i temi affrontati nel corso dei lavori. Il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha chiesto ai rappresentanti delle istituzioni, e in particolare al ministro Centinaio, di superare la logica delle emergenze per programmare lo sviluppo del settore agricolo. “Rilancio degli investimenti, aggregazione dell’offerta, diffusione delle innovazioni: solo un piano organico di crescita sostenibile e duratura, che permetta di competere sui mercati in ogni parte del mondo – ha detto il presidente -, può garantire un futuro all’agricoltura italiana. La sfida più grande – ha continuato – è costruire un piano per l’agricoltura italiana, settore per settore: sono orgoglioso di essere qui a Bruxelles con presidenti e direttori delle Unioni provinciali e regionali. Noi rappresentiamo l’impresa – ha continuato – e dobbiamo aiutare i nostri agricoltori a trovare risposte adeguate: tutte le richieste che arrivano da Confagricoltura non hanno mai un secondo fine, sono mirate sempre e solo allo sviluppo delle aziende”.
Il presidente Tajani ha sottolineato l’importanza dei trattati internazionali che valorizzano le Dop italiane, come il Ceta, l’accordo di libero scambio tra Unione europea e Canada, da sempre sostenuto da Confagricoltura.
Sul tema dei voucher ha invece insistito con decisione il ministro delle Politiche agricole. “Tra poco c’è la vendemmia – ha detto Centinaio – ed è importante reintrodurre con maggiore flessibilità questo strumento”.
Al centro del dibattito, anche grazie all’intervento del commissario Hogan, la paventata riduzione dei fondi della Politica agricola comune, che metterebbe seriamente in crisi l’agricoltura italiana.
“È stata un’ottima idea organizzare questa assemblea a Bruxelles – ha detto Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura Brescia al termine dei lavori –: in passato l’Italia è stata penalizzata ma la motivazione va cercata nella nostra assenza dai luoghi in cui vengono prese le decisioni: dobbiamo essere presenti qui a Bruxelles e far sentire la nostra voce, specialmente in questo momento in cui è in fase di discussione la nuova Politica agricola comune: ridurre i fondi destinati al settore primario è un grave errore, anche da un punto di vista strategico sul fronte della coesione europea”.
Il presidente bresciano ha quindi ringraziato i consiglieri regionali bresciani per la loro presenza in assemblea. “Questa partecipazione è molto importante – ha aggiunto Martinoni – perché la Regione deve sostenere il governo nazionale nella battaglia per tutelare e promuovere il comparto agricolo: i consiglieri che rappresentano il nostro territorio hanno potuto approfondire i rischi che corre la nostra agricoltura in assenza di una programmazione nazionale e con i tagli di risorse comunitari previsti”.
Martinoni ha espresso invece soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal governo sul tema dei voucher in agricoltura, particolarmente preziosi soprattutto per la vendemmia.
“Sono inoltre d’accordo con Tajani – ha concluso il presidente bresciano – sulla necessità di promuovere gli accordi internazionali di libero scambio, che tutelano le nostre Dop e favoriscono l’export nazionale: sarebbe davvero un peccato se l’attuale governo non ratificasse il Ceta”.