I RIMBORSI PER IL PERIODO APRILE 2016 – SETTEMBRE 2017
Danni aviaria, arrivano i fondi Ue: “Notizia positiva, ma non abbassiamo la guardia e puntiamo agli indennizzi per il secondo periodo”
Il direttore di Confagricoltura Brescia Gabriele Trebeschi: “Ringraziamo le istituzioni; ora auspichiamo la creazione di un fondo avicolo nazionale per gestire le emergenze del settore”
Nei giorni scorsi, la Commissione europea ha dato il via libera ad uno stanziamento da 11,1 milioni di euro per le aziende agricole coinvolte nell’emergenza dell’influenza aviaria dall’aprile 2016 fino a settembre 2017. Una cifra analoga verrà stanziata anche dallo Stato italiano.
Il risarcimento è destinato agli allevamenti che hanno subito danni indiretti, dovuti soprattutto al blocco della movimentazione. Per la provincia di Brescia sono in arrivo circa 5 milioni di euro.
Confagricoltura Brescia esprime grande soddisfazione per questo provvedimento, ricordando gli sforzi compiuti in questi mesi dall’organizzazione, con i numerosi incontri informativi promossi per informare gli allevatori e per sensibilizzare i rappresentanti istituzionali.
“Siamo stati in prima linea fin dall’inizio – commenta Gabriele Trebeschi, direttore di Confagricoltura Brescia – e quindi accogliamo positivamente questa decisione: ora auspichiamo un’accelerazione dell’iter per l’erogazione di questa prima tranche e l’avvio del percorso legislativo per i rimborsi del secondo periodo dell’emergenza, quello relativo alla fine del 2017 e all’inizio dell’anno in corso”.
Confagricoltura, insieme a Unitalia e Assoavi, ha individuato e trasmesso tutti i danni relativi al secondo periodo, sul quale ora deve concentrarsi l’attenzione delle organizzazioni di categoria.
“Dobbiamo comunque ringraziare i rappresentanti istituzionali, anche quelli del consiglio regionale – afferma ancora il direttore Trebeschi – che in questi mesi ci sono stati vicini e hanno portato le nostre istanze a livello europeo”.
Ora Confagricoltura auspica la promozione a livello nazionale di un fondo avicolo che possa intervenire tempestivamente in caso di emergenze.
“L’avicoltura – conclude il direttore – rappresenta un comparto fondamentale per Brescia: peraltro i consumi stanno aumentando ed è quindi necessario tutelare questo settore produttivo messo spesso in difficoltà da fattori esterni, con gravi conseguenze per le aziende”.