Il Consorzio Lugana sblocca lo stoccaggio obbligatorio, Garbelli: “Una notizia positiva favorita dal lavoro di Confagricoltura”

VINO

Il Consorzio Lugana sblocca lo stoccaggio obbligatorio, Garbelli: “Una notizia positiva favorita dal lavoro di Confagricoltura”
La scelta dell’ente di tutela sulla base dell’andamento del mercato. Il presidente di Confagricoltura Brescia: “Fondamentale mantenere l’equilibrio tra la spinta produttiva orientata alla crescita ed allo sviluppo e gli sbocchi di mercato”

Confagricoltura Brescia esprime soddisfazione per la decisione del Consorzio di tutela del Lugana di deliberare lo sblocco dello stoccaggio 2019 alla luce del positivo andamento del mercato. “In un confronto continuo e proficuo con i vertici del Consorzio – afferma Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia -, ci siamo impegnati nelle ultime settimane proprio per favorire il raggiungimento di questo importante risultato”.

Il Lugana, anche in questo anno difficile, si sta confermando infatti un vino amatissimo, tanto da essere al primo posto tra i vini emergenti nella ricerca della Rome Business School dedicata al mercato del vino in Italia ai tempi del Covid-19.

“Con oltre 2.000 ettari di vigne nella sola provincia di Brescia – prosegue Garbelli -, l’area di produzione del Lugana è ormai da tempo al secondo posto per superficie del vigneto bresciano, balzando in pochi anni tra le eccellenze dei vini italiani, particolarmente apprezzata anche all’estero. Fin da quando il Consorzio ha scelto la strada dell’obbligo di stoccaggio – afferma il presidente -, abbiamo evidenziato la necessità di un attento monitoraggio di tutti gli elementi in gioco, anche con il supporto della Regione Lombardia e della Regione Veneto, in modo da non penalizzare i produttori di uva e le aziende vitivinicole. Una strategia che riteniamo valida anche per la campagna 2020. Infatti, mantenere l’equilibrio tra spinta produttiva orientata alla crescita ed allo sviluppo e sbocchi di mercato è una sfida importante – dice Garbelli – per tutto il mondo agroalimentare, non solo per il settore del vino, che vede i consorzi di tutela come importanti protagonisti nella regolazione dell’offerta”.


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