GLI INCONTRI DI CONFAGRICOLTURA E ANGA BRESCIA
Le sfide dei giovani imprenditori agricoli tra opportunità, innovazione e passaggio generazionale
Il concetto di agricoltura “a dimensione di giovane” al centro del duplice appuntamento promosso da Confagricoltura Brescia nel convegno di mercoledì 21 marzo sugli strumenti economico-finanziari a supporto dei potenziali imprenditori agricoli e nell’incontro di giovedì 22 marzo dedicato al trasferimento di valori e responsabilità alle nuove generazioni.
Politiche economiche e incentivi da un lato, passaggio del testimone dall’altro: due snodi che necessariamente incrociano il percorso di un nuovo tessuto imprenditoriale fatto di giovani agricoltori, protagonisti della gestione strategica e del futuro della propria azienda. Confagricoltura Brescia e il gruppo provinciale dei giovani agricoltori di Anga hanno saputo cogliere la complementarietà di questi aspetti in due apprezzati incontri, alla presenza di autorevoli esperti del mondo finanziario e della gestione d’impresa.
“Le opportunità per i giovani in agricoltura” è stato il titolo del primo dibattito, organizzato all’Istituto tecnico agrario Pastori nella mattinata del 21 marzo, che ha coinvolto Giovanni Grazioli, vicepresidente di Anga Brescia, Giorgio Venceslai, dirigente Direzione Credito e Progetti di Sviluppo Ismea e l’economista agrario Ermanno Comegna.
“Noi giovani siamo il futuro del settore – ha esordito Grazioli, dopo i saluti del presidente di Confagricoltura Brescia Francesco Martinoni, del dirigente scolastico Augusto Belluzzi e del consigliere Odaf Brescia Angelo Divittini -, dobbiamo entrare in questo mondo con esigenze nuove, imparare dalla tradizione per riuscire a innovare e modernizzare un mondo agricolo in continuo movimento. Siamo sì il futuro ma anche il presente. Grazie alle scelte che facciamo oggi potremo far sì che un domani le cose cambino in meglio”.
Per questo motivo, assumono sempre più rilevanza le opportunità economiche e finanziarie a disposizione dei giovani agricoltori per garantire un migliore ricambio generazionale e un supporto continuo, specialmente nei primi anni di lavoro.
Ismea, come ha sottolineato Venceslai, favorisce l’insediamento dei giovani e fornisce agevolazioni per l’accesso al credito. In particolare, il fondo di garanzia, il regime di primo insediamento e la banca delle terre agricole sono tre strumenti utili ai giovani per avviare in modo produttivo una nuova attività nel primario.
Sulla stessa linea l’intervento di Comegna, che ha spiegato come il decreto Omnibus punti a limitare la capacità discrezionale della pubblica amministrazione e a rendere più generosi gli incentivi per gli agricoltori, al fine di facilitare il ricambio generazionale. Gran parte della nuova Pac, ha aggiunto il relatore, sarà dedicata ad attrarre nuovi agricoltori con politiche più efficaci e nuovi strumenti atti a incentivare l’impegno nel primario sviluppando competenze, dando maggiore accesso all’innovazione e implementando le conoscenze anche attraverso scambi Erasmus.
Dal fronte normativo a quello socio-economico, ha suscitato altrettanto interesse il secondo appuntamento dedicato ai giovani manager “Progettare il futuro: strumenti a supporto del passaggio generazionale nelle imprese agricole”, promosso nel pomeriggio di giovedì 22 marzo nell’Ufficio di Zona di Leno. Un’occasione per riflettere con strumenti e conoscenze concrete sul delicato momento di transizione vissuto da tante realtà agricole bresciane, nata dall’intesa tra Andrea Peri, presidente di Anga Brescia e Antonio Zampedri, presidente del Sindacato Pensionati di Confagricoltura Brescia, con l’intento di dare voce alle esigenze di entrambi i protagonisti del cambio di guardia.
Dopo il saluto del vice presidente di Confagricoltura Brescia e Lombardia Giovanni Garbelli, è spettato proprio al numero uno di Anpa Brescia il compito di aprire l’incontro lenese: “Vogliamo portare all’attenzione dei nostri associati un tema di forte attualità per l’intero panorama economico provinciale, offrendo strumenti concreti e conoscenze utili ad affrontare con saggezza, serenità e coraggio il passaggio generazionale. Dopo aver lavorato duramente negli anni per costruire e ampliare le proprie aziende, i senior si trovano costretti a progettare un futuro del quale non faranno parte, passando agli eredi il frutto di tanti sacrifici. Un argomento complesso ma fondamentale per salvaguardare il futuro delle nostre aziende, che meriterà nei prossimi mesi ulteriori occasioni di incontro”.
Tra le conoscenze necessarie a pianificare per tempo e in maniera corretta questo processo di convivenza generazionale che precede cambio vero e proprio – come sottolineato anche dal moderatore dell’incontro, il titolare di SEI Consulting, Ivan Losio – spiccano i temi giuridici proposti dal notaio bresciano Giammatteo Rizzonelli.
Sulla necessità di agire con previdenza, onde evitare conflitti tra gli eredi e problemi nella liquidazione delle quote, si è soffermato anche il responsabile Family Office del Gruppo Banca Sella Maurizio Cottella, con l’aggiunta di considerazioni di ordine tributario sulle opzioni per il passaggio di proprietà e alcuni casi pratici.
Il consulente agricolo d’impresa PierMaria Tiraboschi ha analizzato in seguito un ultimo ma basilare elemento, quello legato alla definizione del valore dell’azienda, tramite un attento percorso di valutazione del patrimonio oggetto di passaggio tra vecchia e nuova generazione.
“Come gruppo giovani siamo convinti della bontà di queste iniziative di confronto, che auspico diventino un appuntamento fisso – ha commentato in chiusura il presidente di Anga Brescia Andrea Peri –. Vorrei ricordare che l’associazione è sempre disponibile ad ascoltare le necessità delle proprie realtà coinvolte in questa transizione, avvalendosi del supporto di partner qualificati come i relatori intervenuti oggi”.