Pac, molto positivo l’intervento della Regione proposto in Consiglio Martinoni: “Assurdo tagliare risorse al settore primario europeo”

IL FUTURO DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE
Pac, molto positivo l’intervento della Regione proposto in Consiglio
Martinoni: “Assurdo tagliare risorse al settore primario europeo”

Il presidente di Confagricoltura Brescia: “È necessario avviare, in collaborazione con gli istituti di ricerca e l’università, uno studio di simulazione degli impatti sul comparto per definire gli orientamenti da assumere a livello regionale e nazionale nel dibattito sui nuovi regolamenti”

C’è grande preoccupazione nel mondo agricolo per i progetti della Commissione europea relativi al futuro della Politica agricola comune (Pac). Per questo motivo Confagricoltura Brescia esprime grande soddisfazione per la proposta di risoluzione, presentata al Consiglio regionale della Lombardia da Claudia Carzeri (Forza Italia) e Viviana Beccalossi (Gruppo Misto), che impegna il presidente della Regione, Attilio Fontana, ad attivarsi con il governo e con le istituzioni europee contro i programmati tagli alla Pac.
“La scelta di tagliare i fondi all’agricoltura è davvero poco comprensibile in una logica di sviluppo dell’Unione europea – dice il presidente di Confagricoltura Brescia, Francesco Martinoni -: in un contesto di crescita del budget complessivo dell’Unione europea, come è possibile colpire un settore che garantisce lavoro e sicurezza alimentare, contribuendo in modo determinante a produrre eccellenze agroalimentari esportate in tutto il mondo?”.
Molto positivo, quindi, l’intervento del Consiglio regionale: “L’agricoltura lombarda – aggiunge Martinoni – deve tornare ad essere protagonista delle politiche agricole a livello nazionale ed europeo”.
Confagricoltura Brescia, infine, invita la Giunta e il Consiglio regionale ad avviare, come avvenuto per la precedente programmazione, un confronto con le organizzazioni agricole lombarde per affrontare i possibili scenari che derivano dalle proposte legislative della Commissione Ue. “È quindi necessario – conclude il presidente – realizzare, in collaborazione con gli istituti di ricerca e l’università, uno studio di simulazione degli impatti sul comparto per definire gli orientamenti da assumere a livello regionale e nazionale nel dibattito sui nuovi regolamenti”.


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