Tavolo Acqua, “positiva la sensibilità della Regione: ora serve lavorare per singolo bacino idrico per concretizzare gli interventi”

LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Tavolo Acqua, “positiva la sensibilità della Regione: ora serve lavorare per singolo bacino idrico per concretizzare gli interventi”
Il direttore Gabriele Trebeschi: “È importante avere reso questo appuntamento permanente per prevenire le situazioni di emergenza”

La sede della Regione Lombardia ha ospitato questa mattina la prima riunione del Tavolo regionale “Acqua”, convocato dal presidente Attilio Fontana con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti a vario titolo dalla gestione delle risorse idriche. Confagricoltura Brescia ha partecipato all’incontro con una delegazione guidata dal direttore Gabriele Trebeschi.
“Vogliamo ringraziare la Regione, ed in particolare l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi e l’assessore agli Enti locali e alla Montagna, Massimo Sertori, per la sensibilità dimostrata con la convocazione di questo Tavolo – spiega Trebeschi -: è molto positivo che il Tavolo sia stato reso permanente con l’obiettivo di prevenire le situazioni di emergenza e di gettare le basi per una indifferibile programmazione di medio e lungo termine”.
Confagricoltura ha particolarmente apprezzato il significativo impegno di rivedere i regolamenti per la regolazione dei laghi lombardi, a partire da quello d’Idro e Maggiore, nonché la disponibilità ad intavolare con i gestori dei bacini idroelettrici una più stringente collaborazione nella gestione dei rilasci dagli invasi. Su questi temi, nel corso dei lavori è stata dimostrata particolare attenzione nei confronti del fiume Chiese che soffre delle maggiori criticità.
Confagricoltura Brescia, come sottolineato anche nell’incontro svolto in sede in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, si è unita alla richiesta formulata alla Regione Lombardia da tutti i Consorzi di bonifica per una maggiore flessibilità nei meccanismi che regolano i flussi idrici, in particolare per quanto riguarda le deroghe al deflusso minimo vitale, ma anche per accompagnare le aziende in un processo di innovazione dei sistemi di irrigazione orientati al risparmio idrico.
“L’irrigazione a scorrimento – dice Trebeschi – è comunque una peculiarità del nostro territorio e quindi la sfida è migliorare l’efficienza del sistema mantenendo le specificità territoriali. Ora ci auguriamo che siano convocati anche sottotavoli a livello di singolo bacino idrico per mettere in campo interventi concreti, come peraltro è stato auspicato anche dall’Autorità di bacino del Fiume Po’”.


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